Dopo settimane di fuoco per l’economia europea, il Natale segna una battuta d’arresto e dà respiro (ma non troppo) ai governanti della moneta unica. Intanto però l’attenzione si sposta ancora una volta a Est. Domani il commissario al Commercio Ue, Karel De Gucht, terrà fitti colloqui con la diplomazia cinese a Pechino per delineare le strategie comuni d’azione in materia economica a livello macro. Medvedev, invece, andrà in visita in India dopo che il paese ha ospitato il presidente Usa Barack Obama e quello cinese Hu Jintao. L’attenzione rivolta a New Delhi sta aumentando e anche la Russia prova a rivolgersi al paese in chiave anti-cinese. Le pene per l’Europa però non si possono dire concluse. Infatti in Grecia il Parlamento sarà chiamato a votare, nella giornata di mercoledì, sul piano d’austerity governativo per il 2011. Causa nelle settimane scorse di proteste diffuse e scontri nella capitale. Sui mercati, però, si nota un deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro iniziato nella giornata di venerdì sulla scorta del downgrade sul debito irlandese da parte dell’agenzia di rating Moody’s. E nemmeno l’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, migliore delle aspettative, ha potuto frenare questo trend. Segno – dicono gli analisti – che le preoccupazioni sui paesi deboli dell’Area euro sono il vero market mover. Da osservare con attenzione la minute della Bank of England che potrebbe pesare ancora sull’andamento della valuta britannica. Se volessimo guardare dove splende il sole, ripetono di nuovo gli esperti, dovremmo parlare di dollaro neozelandese. Dall’isola “oceanica” ci si aspetta la pubblicazione di un Pil più che positivo nella serata di mercoledì.
