La Cina mette al bando l’accumulo di combustibili fossili mentre il rigido inverno arriva in punta di piedi. Un’ulteriore mossa che punta a frenare l‘inflazione e la crescita dei prezzi delle materie prime che si aggiunge agli inasprimenti di politica mentaria messi in campo nei mesi scorsi ad opera della banca centrale cinese. Le autorità infatti preferiscono frenare la corsa del Dragone piuttosto che rischiare nuove tensioni sociali adottando anche misure estreme come quella odierna. Il ministero del Commercio, infatti, ha imposto alle autorità locali di intervenire contro chi scorte di prodotti petroliferi, nafta, carbone e altre materie prime chiave, in modo da garantire un continuo flusso di approvvigionamento sui mercati. Allo stesso modo la Commissione nazionale su riforme e sviluppo ha imposto alle varie province cinesi limitazioni agli interscambi di carbone.
[…] della gente”, come sottolineato da Sheng Laiyun, portavoce del Centro Nazionale di Statistica. Le misure governative richiedono del tempo prima di dare risultati, ha aggiunto. Ma il malcontento sale: gli alimenti sono un bene sensibile. La crescita dei prezzi […]
[…] ha toccato il 5,1 per cento, ben oltre i target fissati dal governo (attento anche ai prezzi delle materie prime e degli immobili) il 75 per cento del rialzo complessivo dei prezzi è dovuto all’aumento […]
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