Il parlamento portoghese ha avviato la discussione sulla legge finanziaria 2011, o meglio, sul nuovo piano di austerity di Lisbona, così come richiesto da Bruxelles per rispettare i limiti al deficit di bilancio. Si ritiene che le famiglie lusitane saranno le più colpite dai provvedimenti tant’è che i sindacati hanno proclamato uno sciopero generale per il 24 novembre: una mobilitazione che si profila come quella più importante dal 1974 ad oggi. L’opposizione del Partito Socialdemocratico (Psd) – che al contrario di quel che suggerisce il nome appartiene all’ala più conservatrice – ha optato per l’astensione in cambio di alcuni emendamenti al testo presentato dall’esecutivo del premier socialista – per davvero -, José Socrates, il cui partito governa in minoranza. Il primo test di fiducia sui mercati internazionali è stata l’emissione odierna di buoni del Tesoro portoghesi per un miliardo di euro con scadenza a tre e dodici mesi. E il risultato non è stato positivo: per la prima tranche da 500 milioni, il rendimento medio è salito all’ 1,818% dall’ 1,595% della precedente asta del 6 ottobre, mentre per la seconda tranche da 531 milioni il rendimento medio è salito al 3,260 dal 2,886% dell’analoga operazione del 20 ottobre. Questo significa che il finanziamento del debito portoghese diventerà sempre più costoso.