Home Economia Mais, vicino a un record “da bolla”

Mais, vicino a un record “da bolla”

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 C’è fermento sul mercato delle commodities. Il mais si sta avvicinando a un nuovo massimo biennale di 6 dollari per bushel dopo aver toccato il record di 5,5 nella giornata di ieri sul mercato Chicago board of trade (Cbot). Un record simile non si registra dalla bolla delle commodities a cavallo tra il 2007 e il 2008. Salgono anche i prezzi di semi di soya (soybean) e l’olio di parlma, accompagnati da un rally del cotone iniziato settimane fa. Con il rialzo dei prezzi dei cereali c’è da aspettarsi anche un aumento sul fronte delle carni bovine per una logica correlazione nella catena alimentare. A complicare il quadro delle materie prime c’è il vertice Opec, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, che si terrà a Vienna giovedì. Il cartello degli stati produttori teme di scomparire sotto il peso delle politiche “verdi” messe in campo dai paesi occidentali – o almeno dall’intenzione di avviare un’economia libera dalla dipendenza dal greggio. L’allarme è arrivato ieri in un documento riservato, rilanciato oggi dalla stampa economica, in preparazione al vertice. Occhi puntati sulla riunione, dunque, per una visione di breve periodo sul greggio. Le preoccupazioni dei petrolieri sono dovute alla perdita costante di punti di Pil – sono dei rentier state, traggono dal greggio la principale fonte di sostentamento – che proseguirà fino al 2050, la dead line teorica fissata dall’Opec stesso.