Il crollo del 1° Luglio registrato dal future sul Gold ha rischiato di cambiare le carte in tavola per quanto riguarda la tendenza di lungo periodo, rialzista dopo la violazione dei massimi storici; il successivo affondo con formazione di massimi e minimi decrescenti non ha però convinto gli investitori che hanno invece comprato sfruttando il deprezzamento temporaneo e scommettendo sull’immediato recupero che si sta ancora svolgendo.
Il supporto a quota 1153 non è stato ancora toccato ed acquista importanza per il lungo periodo, da monitorare in chiusura di candela settimanale qual’ora il Mercato tornerà al test di forza. Dall’altra parte ci siamo portati sopra alla resistenza a 1223 che a fatica si è riusciti a mantenere fino ad oggi; sotto a questo livello statico il ritracciamento potrà proseguire verso 1200 per poi riprendere a salire oltre i livelli di massimo di Giugno confermando le aspettative rialziste degli istituzionali.
