Olli Rehn, commissario agli affari economici Ue, l’aveva detto: mi preoccupa la Bulgaria. Le motivazioni le ha spiegate il suo portavoce, sono due: la Commissione europea è stata informata in ritardo delle revisioni sull’andamento del deficit/pil nel 2009 e sono mancate informazioni sulla revisione delle stime per il 2010. Per questo da Bruxelles partirà a breve una missione per verificare se Sofia abbia o meno truccato le statistiche. “Al momento non possiamo parlare di frode”, ha sottolineato il portavoce anche se “questo è il motivo per cui inviamo una missione a Sofia, per vedere se i metodi rispettano gli standard” europei di raccolta dati. “Controlleremo come questi dati sono stati ottenuti”, ha ribadito Altafaj. C’è da aspettarsi che in caso di scorrettezze la Commissione non avrà la mano morbida visto che l’Ecofin ha da poco deciso di aumentare i poteri dell’Eurostat (l’ufficio di statistica). Intanto, il Pil bulgaro sul primo trimestre dell’anno viene ritoccato al rialzo: dal -3,6 per cento su base annua contro il -4 stimato in precedenza. L’economia sembra andare meglio: nell’ultimo trimestre dell’anno scorso si è registrata una crescita negativa del 5,9 per cento. Lo dice l’ufficio statistico di Sofia.
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