La riunione dell’ecofin di questo weekend servirà ai ministri dell’eurozona per “apparecchiare” l’exit strategy del sistema bancario. Il tema infatti sarà sul tavolo del vertice di maggio. “Vogliamo ritirare il sostegno pubblico [alle banche] e tornare al normale funzionamento del mercato per tutti il più presto possibile”, ha detto il commissario alla concorrenza Joaquin Almunia.
Alla vigilia dell’incontro, indiscrezioni di stampa parlavano di una tassa sulle banche utile a finanziare un fondo di sostegno per i paesi in difficoltà. Il ministro spagnolo Elena Salgado (foto), padrona di casa all’Ecofin di Madrid, è intervenuta brevemente sull’argomento: “Dobbiamo considerare che ci sono banche diverse tra loro che hanno anche avuto comportamenti diversi”.
I ministri economici hanno stabilito che saranno comunque rafforzati i controlli sulle finanze dei paesi della moneta unica. Ovviamente alla base della scelta c’è lo choc greco ma i sorvegliati speciali saranno anche Spagna e Portogallo. A chiedere più regole è stata soprattutto la Germania, poco disposta a fornire aiuti ad Atene. “Ci siamo accordati sulla creazione di un meccanismo permanente contro le crisi – ha spiegato il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker – perche’ abbiamo individuato delle debolezze nel nostro sistema di sorveglianza e nell’arsenale degli strumenti a disposizione. Dobbiamo lavorare per eliminare queste debolezze”.