Cina, Jiabao difende la politica monetaria

La Cina mantiene ferma la propria politica monetaria. Il premier Wen Jiabao a margine del congresso annuale presso la Great Hall di Pechino risponde ai leader occidentali, e soprattutto agli Stati Uniti che chiedono un apprezzamento della valuta nazionale, il renminbi. Jiabao non poteva essere più chiaro e ha ribadito che la valuta rimarrà “sostanzialmente stabile”, e che gli altri paesi chiedono un cambio di politica “solo per il proposito di incrementare le loro esportazioni”.

Tuttavia, fa sapere agli Stati Uniti che “tutta la fluttuazione del valore della moneta statunitense è una grande preoccupazione per noi”. “Mi auguro – ha aggiunto – che gli Stati Uniti faranno passi concreti per rassicurare gli investitori. Non è solo negli interessi degli investitori, ma anche degli stessi Stati Uniti”.
La Cina è il maggior creditore di Washington, nelle riserve di Stato riposano 2,4 trillioni di dollari (dati 2009) e 900 miliardi in titoli del tesoro americano. Adesso che Pechino è il più grande esportatore del mondo perché dovrebbe gentilmente concedere spazio a Washington? Le richieste americane non potranno che trovare risposta negativa, a meno che non arrivino proposte concrete di accordo. In ogni caso la posizione di forza cinese è sempre più evidente, è ora di farsene una ragione.