Obama ha aiutato l’economia. Questo in estrema sintesi il bilancio tracciato dal vicepresidente Joe Biden a un anno di distanza dal dispiego del piano di stimoli da 787 miliardi voluto dall’amministrazione della Casa Bianca. Primo immediato riscontro, secondo Biden, è la crescita del Pil. A fronte di un anno pesante, l’economia negli ultimi tre mesi del 2009 è cresciuta del 5,9%: il rialzo maggiore degli ultimi sei anni.
Sette milioni di persone hanno perso il posto di lavoro ma per Washington la condizione dell’impiego è “drasticamente migliorata”, il tasso di disoccupazione è tornato sui minimi di agosto al 9,7%. In autunno il Council of Economic Advisers, ha certificato che il piano di stimolo aveva creato o salvato oltre un milione di posti di lavoro, almeno per il primo check trimestrale. In seguito il trend positivo non si è fermato e nell’ultimo periodo sono stati mantenuti 2,4 milioni di posti di lavoro. Biden è fiducioso e per il futuro la White House stima di spendere il 70% delle risorse del piano Obama, ovvero 551 milioni di dollari, entro il 30 settembre 2010
