Per il Fondo Monetario internazionale (Fmi) la condizione economica spagnola è preoccupante. Il direttore Dominique Strauss Kahn avverte che la crisi “è molto forte”. Intanto l’agenzia di rating S&P rileva che il pericolo potrebbe arrivare soprattutto dagli enti locali spagnoli, e dai loro buchi di bilancio. Pesa la disoccupazione al 20 per cento, una batosta dopo l’esplosione della bolla immobiliare che ha sostenuto la crescita negli anni passati.
Insomma, la questione Greca viene ridimensionata. Strauss Kahn si fida delle manovre del primo ministro Papandreu, soprattutto dopo l’ok di Bruxelles al piano di riduzione del deficit. Piace l’idea del leader greco di riformare il fisco, aumentare età pensionabile e tasse sui carburanti. Anche se i rischi per Atene non sono affatto lontani, e lo dimostra l’aumento dei tassi sui titoli di Stato, l’attenzione delle agenzie mondiali si è spostata sulla penisola iberica, Portogallo compreso.
Il direttore del Fmi, che ha parlato alla radio francese Rtl, pensa che l’eurozona abbia retto bene durante la crisi. Un’affermazione che riprende, in sostanza, quanto detto da Jean Claude Trichet. Secondo il presidente della Bce, la banca centrale europea, la regione della moneta unica ha potenziale maggiore degli Stati Uniti. La dura realtà, evidenziata dai dati macroeconomici, conferma che la zona euro ancora langue: le vendite retail sono piatte e arretrano i settori di manifatturiero e servizi.
zapatero in questi ultimi anni a “sboronato” a destra e sinistra su sorpassi,miracoli economici,e futuro promettente…..ed invece a raccontato un sacco di balle.andate a leggere il blog di roberto centeno se volete sapere la realta economica della spagna!
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