Dopo aver rotto il segno dei 75 dollari al barile, il prezzo del petrolio ha proseguito la sua corsa sfiorando quota 82$ nella giornata di mercoledì ai massimi da un anno; in rialzo di oltre 2 dollari rispetto alla chiusura precedente. Questa fase, però, non potrà durare a lungo. Guardando ai fondamentali la domanda resta debole. Secondo il rapporto dell’Aie il consumo di petrolio è sceso di 3,2 milioni di barili al giorno durante la prima metà del 2009. L‘ Agenzia Internazionale dell’Energia, inoltre, stima che il prezzo fluttuerà attorno ai 70 dollari durante il periodo invernale. Nello stesso periodo (dicembre) l’Opec il cartello dei paesi produttori di petrolio, ha annunciato un possibile aumento della produzione. Intanto il biglietto verde resta debole ma recupera nei confronti dello yen con cross a 91,90 (+0,56%) sulla spinta dei dati macro statunitensi come la vendita di case esistenti a settembre, migliore delle attese (+9,4% – consensus: +5,9%).
