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Forex Insider, l’analisi della settimana

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 La tendenza rialzista della settimana scorsa sembra destinata a continuare, almeno per quanto riguarda i mercati finanziari e le materie prime. Ma gli operatori temono un’inversione di tendenza nel breve periodo. Non bastano gli utili delle grandi corporate americane per infondere totale sicurezza al mercato, che comunque non ha ancora visto chiari segnali di miglioramento dell’economia. La produzione industriale è fiacca, la disoccupazione in crescita e i consumi privati stentano a riprendersi. In America non cessa la domanda di buoni del Tesoro. Ma debito pubblico e deficit federale sono arrivati a livelli record.

Sul forex marchiamo stretto il cambio eurodollaro. Sulla soglia del 1,4965 i prezzi iniziano a subire una pressione al ribasso, mentre notiamo un rimbalzo a quota 1,4820. E’ a questi due livelli che sarà necessario sfruttare il cambio.

Veniamo ai dati macro. Per oggi poca carne al fuoco, solo l’indice Nahb sul mercato immobiliare. A parte questo è atteso il discorso di Ben Bernanke in serata. Martedì prezzi alla produzione di settembre in Germania e fatturato industria italiana di agosto, ma niente di più. Giovedì giornata piena, con i consueti dati sulle scorte settimanali e il Beige book alle ore 20:00 cui si aggiungono i discorsi di Charles Plosser (Fed Philadelphia), Eric Rosengren (Fed Boston) e Mervyn King, governatore della Bank of England (in occasione della pubblicazione della minute). Giovedì da tenere d’occhio sussidi di disoccupazione americani e vendita la dettaglio di Gran Bretagna e Italia. Venerdì giornata dedicata al manifatturiero con indice Pmi da tutta Europa. Dal meeting di Cape Code nel pomeriggio nuovo discorso di Ben Bernanke. In Europa, invece, parlerà Axel Weber, direttivo Bce e presidente Bundesbank.