Scivola ancora la domanda mondiale d’oro, il calo nel secondo trimestre è stato del 9%. Lo certifica il Word gold council, l’associazione dei colossi auriferi. La richiesta si è fermata a 719 tonnellate, mai così bassa dal 2003.
Le banche centrali, però, sono tornate a comprare. E hanno cambiato approccio sulla compravendita d’oro. Più acquisti, meno vendite. 14 tonnellate di acquisti nel secondo quarto, contro le 69 tonnellate di vendite dello scorso anno. Nei primi sei mesi le vendite sono ammontate a 38,7 tonnellate, il dato più basso dal 1997. Gli istituti centrali europei (Bce, Svizzera e Svezia) sono tornati a mettere in cassa metallo prezioso, ma dovranno rispettare il tetto (generoso) fissato con l’accordo sulle riserve auree: 400 tonnellate l’anno per 5 anni.
Pesante anche la domanda di gioielli e beni tecnologici. In calo del 22% e del 26%.