Dollaro Australiano EUR/AUD 1.7675 1.7682 1.7507 1.7695 1.759 1.7606
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.5582 1.5587 1.551 1.5647 1.5548 1.5657
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 10.7732 10.7759 10.7004 10.854 10.7491 10.9887
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.2477 2.2508 2.2211 2.2501 2.2337 2.2263
Dollaro Singapore EUR/SGD 2.024 2.0275 2.014 2.0378 2.023 2.053
Dollaro Usa EUR/USD 1.3901 1.3902 1.3803 1.4002 1.3866 1.4177
Franco Svizzero EUR/CHF 1.518 1.5182 1.515 1.5214 1.5166 1.5191
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.8672 0.8676 0.8666 0.87965 0.8709 0.8792
Yen Giapponese EUR/JPY 136.83 136.87 135.94 138.01 136.53 137.48
Zloty Polacco EUR/PLN 4.5223 4.5258 4.512 4.5666 4.5563 4.542
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Seduta di segno negativo per l’euro che riesce tuttavia a limitare i danni, provocati dalla bocciatura dell’Irlanda da parte di S&P, grazie ad alcune ricoperture emerse nel finale. Recupera dai minimi anche la sterlina, condizionata dal quadro politico interno. Yen debole per i deludenti dati macro giapponesi. In chiusura l’euro ha quotato 1,3870 dollari (1,3989 venerdi’ e 1,3866 Bce oggi) e dopo avere oscillato tra 1,3803 e 1,4002. Chiusure in rosso, ma lontano dai minimi di giornata, per i principali listini del Vecchio Continente.
A piazza Affari il Ftse Mib e il Ftse Italia Mid Cap hanno chiuso in calo rispettivamente dell’1,39% a 19889 punti e dell’1,36% a 20497 punti. Male anche il Cac 40 (-1,48%), il Dax (-1,42%) e il Ftse 100 (-0,751%).Vendite sul comprato dei titoli assicurativi che ha risentito, a detta di un esperto, della performance negativa di tutto il settore europeo. In calo Unipol (-2,21%), Fonsai (-2,7%), Generali Ass. (-1,52%) e Alleanza Ass. (-0,966%). Contrastati i bancari. In rialzo B.Popolare (+0,457%), B.P.Milano (+0,33%) e Unicredit (+0,151% a 1,99 euro). Su quest’ultima Kbw ha alzato il rating a outperform da market perform ed il target price a 2,5 da 2,3 euro di riflesso ad un incremento delle stime di Eps del 17% sul periodo 2009-2011 grazie principalmente al maggiore trading profit.
In rosso invece B.Mps (-2,97%), Ubi B. (-1,94%) e Intesa Sanpaolo (-2,93%), su cui Kbw ha ridotto il rating a market perform da outperform. Vendite sul comparto oil e oil service, che a detta di un analista, risente dell’incertezza relativa al futuro del prezzo del greggio. In calo Saipem (-3,25%), su cui Equita Sim conferma il rating buy dopo la commessa vinta in Algeria da 580 mln usd, Eni (-0,791%), Saras (-0,587%) e Erg (-2,13% a 10,11 euro). Su quest’ultimo Citigroup ha ridotto il target price a 10,8 da 12,8 euro.
Tra gli industriali in forte calo Finmeccanica (-3,71%), su cui Goldman Sachs ha ridotto il rating a sell da neutral e il prezzo obiettivo da 11 a 10 euro. In rosso anche Fiat (-1,95%), Pirelli & C. (-4,25%) e Prysmian (-2,41%). Tra le altre blue chip in evidenza Telecom I. (+2,12%), che a detta di un esperto, ha beneficiato delle parole di Oscar Cicchetti, responsabile del mercato domestico della societa’, che in un’intervista ha affermato di vedere i primi segnali di miglioramento del mercato italiano. In rialzo anche Lottomatica (+6,85%), trainato dalla notizia secondo la quale il consiglio di stato avrebbe dato ragione a Lottomatica sul rinnovo della concessione per la gestione del “Gratta e Vinci”.
Nel resto del listino in luce Cell T. (+3,7%), grazie al newsflow sul Pixantrone, B.Profilo (+5%), nel giorno dell’assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti chiamata, tra l’altro, ad approvare l’aumento di capitale funzionale all’ingresso del fondo Sator Private Equity Fund nel capitale. In nero anche M&C (+2,22%), spinto dalla notizia dell’Opa che Mi.Mo.Se Spa ha intenzione di lanciare al prezzo di 0,08 euro per azione, e As Roma (+6,65%). La societa’ capitolina ha precisato che non e’ stata formalizzata, ne’ direttamente ne’ indirettamente, alcuna offerta da parte di Vinicio Fioranelli o di societa’ a questi riconducibile, in merito alla possibile acquisizione del club giallorosso.
Compagnia Italpetroli ed il proprio advisor finanziario Mediobanca stanno attualmente verificando la concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato da Fioranelli, in nome e per conto di una societa’ di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto di controllo dell’As Roma, nonche’ la capacita’ economica di tale societa’.