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Banco BPM lancia opa su Anima

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Banco BPM ha lanciato un’OPA su anima. A sorpresa l’istituto capitanato da Giuseppe Castagna ha lanciato un’offerta totalitaria sul principale asset di tipo manageriale nostrano indipendente.

L’operazione lanciata da Banco BPM

Dobbiamo sottolineare che il Banco BPM ha già in mano, della suddetta società, il 22,8% del capitale. E analizzando quello che è stato condiviso in merito, l’operazione nello specifico metterebbe in campo il pagamento di 6,2 euro per azione per un totale complessivo di 1,6 miliardi di euro. A partecipare in Anima al momento non vi è solo Banco BPM ma anche FSI, Gamma di Francesco Gaetano Caltagirone e Poste Italiane rispettivamente per il 9,7%, il 3,5% e l’11,95%.

Nell’operazione Banco BPM è stato seguito da Citi. E ha agito in questo modo con l’obiettivo principale di rafforzare il sistema di business dell’istituto che punta a divenire, come si legge in una nota dedicata, “una fabbrica prodotto integrata Assicurazione Vita e Risparmio Gestito”.

Appare abbastanza chiaro che in tal guisa Banco BPM abbia l’intenzione di integrare in modo completo nel gruppo la Sgr con la quale ha già avviato una collaborazione strategica da più di 15 anni. Teoricamente il gruppo risultante sarà il secondo in Italia di matrice bancaria per grandezza. Basti pensare che è stimata un’attività finanziaria complessiva della clientela pari a circa 390 miliardi.

Dobbiamo però obbligatoriamente sottolineare che l’offerta dell’istituto dovrà raggiungere per forza una quota complessiva del capitale di anima pari ad almeno il 66,67%. Trovando contestualmente la conferma di poter applicare le regole del danish compromise da parte di questo conglomerato finanziario in creazione.

Le premesse al momento sono positive

Esistono per Banco BPM delle premesse di tipo positivo per quel che riguarda una crescita duratura e stabile del conto economico. Questo proprio a causa della diversificazione dei ricavi. È importante altrettanto sottolineare che si parla di un ambito di azione che al momento prevede, in base alle proiezioni, un calo del costo del denaro.

Il piano nello specifico è anche parte delle strategie di Banco BPM che punta verso un modello di crescita focalizzato sulle fabbriche prodotto. A livello tecnico si prevede un miglioramento della performance reddituale con un aumento di utile per azione pari a circa il 10%. È stato anche calcolato un calo del cet1 ratio di circa 30 bps in merito all’assorbimento patrimoniale.

L’annuncio dell’OPA di Banco BPM su Anima è arrivato nel momento in cui Giuseppe Castagna e il suo gruppo hanno condiviso i risultati dei conti dei primi 9 mesi dell’anno. I quali hanno evidenziato la presenza di un utile netto di 1696 milioni di euro. Con una crescita del 79,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le basi per un successo dell’operazione, quindi, vi sarebbero tutte.