Il dollaro apre in negativo e poi si stabilizza in attesa del via definitivo alla riforma fiscale di Trump, ormai giunta alle battute conclusive. Si era detto prima di Natale, e probabilmente questa settimana ci sarà la definitiva approvazione al Congresso, dopo le ultime modifiche del Senato, chiuse venerdì. Se si arriverà alla definitiva approvazione, allora il dollaro inizierà probabilmente a salire. Certo, ci sono ancora dei piccoli dubbi, che potrebbero far slittare questa rivoluzione reganiana, ma intanto l’euro prende qualche punto stamattina, arrivando a 1,1793 dollari da 1,1718 della settimana passata. La coppia USD/JPY invece scende a 112,83 yen, dai 113,74 di una settimana fa. Intanto ci saranno i dati sui prezzi al consumo di novembre nella UE che potrebbero cambiare il quadro, con l’inflazione che dovrebbe fermarsi all’1,5%, non riuscendo a salire al 2% come preventivato dalla BCE per fermare gli stimoli monetari. La coppia EUR/JPY invece viene scambiata a 132,59 yen.
Il dollaro è in negativo su tutto il paniere delle valute principali, e l’indice scende ancora dello 0,09% a 93,38.La coppia GBP/USD sale dello 0,16% a 1,3344. L’euro trova forza anche dall’inizio delle trattative in Germania per un’alleanza di governo. Social Democratici e Angela Merkel hanno iniziato a dialogare, ma non se ne farà nulla prima di gennaio. La coppia USD/CHF resta a 0,9901, mentre quella AUD/USD sale dello 0,21% a 0,7663 e la coppia NZD/USD a +0,37% a 0,7020. Scende invece la coppia USD/CAD dello 0,09% a 1,2853.