Andamento del dollaro e tassi di interesse sono due fattori dell’economia americana che dovranno essere tenuti sotto controllo nelle prossime settimane. Sarà quasi sicuramente il movimento della valuta a spianare la strada un meno verso un nuovo rialzo in tempi brevi.
La maggior parte degli analisti è convinta che prima di dicembre difficilmente la Banca centrale americana deciderà di aumentare il costo del denaro: d’altra parte però alla ricerca di un modo riscuotere l’economia la Fed potrebbe effettivamente stupire tutti ed anticipare i tempi. Nell’ultima seduta valida della scorsa settimana del mercato del Forex il dollaro ha recuperato terreno nei confronti delle valute principali, tra le quali figura anche l’euro con il quale ha avuto in questi ultimi tempi un rapporto decisamente burrascoso. Sono stati i dati sull’occupazione americana a far salire la valuta nei suoi cross principali, ma sarà possibile mantenere sul lungo periodo questo andamento? Al momento il rapporto eur/usd viaggia a 1,174 dollari mentre il cable con lo yen vale 110,95. Il cambio con la sterlina scambia a 1,3043.
Durante il mese di luglio le aziende statunitensi sono riuscite a creare più posti di lavoro rispetto al previsto: questo, accoppiato al tasso di disoccupazione sceso secondo le stime, ha dato un segnale di positività al mercato portando non solo gli investitori a decidere di spendere di più sulla moneta ma anche gli esperti a poter pensare ad un potenziale cambiamento nella politica della Federal Reserve in merito alla riduzione dei bond del proprio portafoglio. Ed ancora più importante a ritoccare, forse in anticipo rispetto a quanto si profilava, i tassi di interesse.