Il cross tra euro e dollaro prosegue per la sua strada di rafforzamento, seppure lento, del primo conio. Il dollaro ha infatti virato al ribasso nei giorni scorsi arrivando a toccare i minimi di seduta su euro e yen. Sono diversi i fattori che stanno abbattendo il conio americano.
E la lettura più debole delle attese del dato relativo agli occupati non agricoli negli Stati Uniti nel mese di maggio ha fatto la sua parte, evidenziando una crescita inferiore alle attese. Per quanto l’attuale amministrazione americana stia tentando di mascherare le difficoltà distogliendo l’attenzione del pubblico, le cifre prodotte non cambiano: l’unica vera nota positiva registrata finora risale ancora al periodo dell’amministrazione Obama. Ad esempio, entrando nello specifico di questi dati, secondo i numeri diffusi dal dipartimento del Lavoro, i posti non agricoli creati nel mese scorso dall’economia statunitense si sono attestati a 138.000 unità, mentre ci si aspettava minimo un aumento di 185.000 dopo i dati fatti registrare ad aprile.
L’intera situazione economica interna ed internazionale sta facendo pressione sul dollaro che sta risentendo di questi ultimi tempi anche della nuova forza presa dalle valute contro le quali era una volta più preponderante. Inutile sottolineare come il rapporto euro/dollaro sia il primo a rimanerne vittime, ovviamente in positivo per il conio dell’Eurozona. Il dollaro perde infatti ancora terreno sulla valuta unica che passo dopo passo, complice una politica economica europea favorevole, sta conquistando sempre di più piccole percentuali che la allontanano dalla parità. Rendendo questo particolare cross nel mercato Forex uno dei più osservati.