Il cross euro/dollaro scende nuovamente a 1,06 dopo aver toccato il suo massimo ad inizio settimana: perché? A quanto pare le rassicurazioni provenienti dall’America al momento sulla tenuta dell’economia sono più forti delle possibili forti tassazioni trumpiane.
Si tratta di un “crollo” che si è intensificato particolarmente nel corso di giovedì e della sessione americana: ad aver partecipato a questo ritorno alla quasi “parità” sono stati in particolare la forza acquisita dal dollaro e le rassicurazioni della BCE in ambito di politica monetaria sul lungo termine. Va detto che per ciò che concerne in generale i mercato economico europeo l’inflazione è scesa all’ 1.5% rispetto al 2% di febbraio.
Il rischio, secondo gli analisti, è che il cross euro dollaro rimanga orientato al ribasso: questo perché se si prende in considerazione un grafico a 4 ore del cambio l’indicatore di momentum ha iniziato a scendere sotto la linea mediana, l’indicatore RSI si trova a navigare intorno al valore 30 e continua a non esserci una forza direzionale certa.
E’ risaputo che intorno al cambio euro dollaro vi è una resistenza sostenuta a circa 1,0710: un numero importante e che potrebbe portare negli investitori un eventuale interesse a vendere. E’ necessario però per raggiungere ciò che vi sia un recupero abbastanza sostenuto e con le osservazioni ottimiste dei funzionari della Fed di Chicago e Boston non è possibile al momento avere la certezza di un recupero. Se a questo si aggiunge che con le sue rassicurazioni precedentemente indicate la BCE fa capire di non essere intenzionata al momento ad un rialzo dei tassi di interesse, è ovvio che il dollaro possa solo che beneficiare dall’intero quadro.
E che dire del Brexit e dei suoi effetti?