Sterlina pronta al rimbalzo? E’ la domanda che tutti si pongono: la valuta inglese tornerà a salire dopo l’attivazione dell’articolo 50 da parte del Governo May (quello relativo all’Europa, N.d.R.) o cadrà in una spirale di svalutazione lenta e costante?
Al momento nessuno è davvero in grado di rispondere a questa domanda anche se al momento la Bank of America ha consigliato ai propri clienti di prepararsi ad un rimbalzo possente della sterlina ma più che altro basandosi sulla resilenza dell’economia del Regno Unito piuttosto che sulla Brexit. Secondo gli analisti vi potrebbe essere un ultimo forte crollo per la Sterlina dopo l’attivazione dell’articolo 50 che dovrebbe risolversi intorno alla fine dell’anno: fino a quel momento è più probabile che la moneta viaggi a 1.15 dollari un minimo che non toccava da almeno 30 anni.
Il team valutario della banca ha detto che ci potrebbe essere un ultimo crollo per la sterlina dopo l’attivazione dell’articolo 50 a marzo, che probabilmente porterà la valuta inglese ad un minimo di tre decenni a $1,15 contro il dollaro prima di riprendersi e tornare a salire entro la fine dell’anno. Strategist come Athanasios Vamvakidis e Kamal Sharma pensano che l’andamento della sterlina pre-Brexit potrebbe dare modo agli investitori di entrare long sulla stessa ed hanno aggiunto:
Non abbiamo alcun dubbio che vi siano molti ostacoli politici ad attendere la sterlina negli anni a venire, ma dubitiamo che i mercati saranno in un perpetuo stato di panico su ogni notizia legata alla Brexit.
Alo stesso tempo però in caso la Gran Bretagna riesca ad ottenere un accordo di transizione con l’Europa, si potrebbe ipotizzare una risalita verso il livello di equilibrio a 1.35 dollari: solo però se si riuscirà ad evitare uno shock commerciale.