Il Rand Sudafricano prova a rialzare la testa dopo un 2013 difficile e un inizio 2014 ancora all’insegna della debolezza. La moneta del paese africano ha perso circa il 25% rispetto al dollaro statunitense l’anno passato e un ulteriore 5% a gennaio. Lo scorso 29 gennaio il cambio dollaro/rand ha raggiunto quota 11,23, con la valuta del continente nero che ha toccato i minimi da oltre cinque anni. Deprezzamento ancora più marcato rispetto all’euro con un saldo 2013 negativo di oltre il 30%.
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La sponda del primo rialzo tassi dal 2012 la pronunciata discesa del Rand ha indotto la South Africa Reserve Bank (Sarb), la banca centrale del Sudafrica, a intervenire. Nell’ultima riunione di fine gennaio l’istituto guidato dal governatore Gill Marcus ha rivisto al rialzo il costo del denaro, cercando così di placare le tensioni sui mercati emergenti, spiega Rbs Bank. La Sarb ha così portato il tasso di interesse al 5,50% dal 5% a cui era fermo da metà 2012. Una mossa che ha colto di sorpresa il mercato che si aspettava una conferma dei tassi al 5% e ha permesso al Rand un recupero di oltre il 3% dai minimi. Secondo il consenso Bloomberg il costo del denaro non dovrebbe essere ritoccato nella prossima riunione del comitato di politica monetaria della banca, in programma giovedì 27 marzo. “Non è detto che ci saranno degli aggiustamenti durante ogni incontro o che se i tassi verranno rivisti, l’entità degli aumenti non sarà necessariamente sempre la stessa”, ha precisato Gill Marcus nelle scorse settimane. A pesare sull’andamento del Rand sudafricano e sulle altre divise