Le ultime contrattazioni sul mercato asiatico mettono in mostra uno yen in decisa discesa rispetto al dollaro e all’euro. La moneta giapponese è ai livelli minimi da sei mesi rispetto alla moneta americana, mentre per quanto riguarda la moneta unica europea è addirittura ai livelli minimi da quattro anni. Questi dati potrebbero essere collegati alla possibile attività aggressiva della banca centrale giapponese. Questa, infatti, potrebbe essere più decisa delle altre banche centrali mondiali per quanto riguarda l’interpretazione dell’orientamento aggressivo considerando il punto di vista dello stimolo monetario.
Questa mattina, il dollaro è salito a 101,84 yen, mentre nella valutazione precedente era a 101,27 yen. La moneta americana ha anche fatto registrare un picco a 101,91 yen. L’euro è salito a 137,98 yen, mentre nella valutazione precedente era a 137,87 yen. Il rapporto euro/dollaro è invece passato da 1,3558 a 1,3559.
Lo yen è stato spinto al ribasso dall’accorso sul nucleare tra Stati Uniti e Iran. Una situazione che ha portato gli investitori a una maggiore propensione al rischio. Lo yen è una moneta solitamente associata alla sicurezza, come un bene rifugio, e quindi tende ad apprezzarsi nei casi di incertezza sui mercati internazionali.
La Borsa giapponese e i mercati asiatici, a parte qualche Borsa cinese a causa di incertezze economiche, si sono quindi risollevati in base ai dati dell’economia americana. Lo yen ai minimi sul dollaro ha galvanizzato la Borsa giapponese con l’indice Nikkei in crescita di 1,5% a 16.619,13 punti e vicino al record di quest’anno del 22 maggio che è di 16.627,26 punti.
