Potrebbe anche essere molto difficile da accettare, visto che negli ultimi tempi si è registrato un forte ridimensionamento, ma lo yen rimane sempre una moneta di cui non si può non parlare (vedi anche G-7 chiede al Giappone di non esagerare sui cambi). In effetti, la valuta giapponese viene ancora vista da molte parti come una “moneta-rifugio”. La crescita del dollaro fino a quota cento yen non rappresenta solamente una conseguenza diretta delle scelte di Bank of Japan, ma anche e soprattutto un mercato benigno dell’ultim’ora.
Non mancano comunque le preoccupazioni per quel che concerne i mercati finanziari, in primis quelli delle valute, dunque lo yen è destinato a guadagnare terreno nel corso dei prossimi mesi. Come si può vedere nel caso del franco svizzero, una divisa che viene considerata a ragione un rifugio economico di sicuro affidamento, vi potrebbe essere a breve un trend ben preciso al ribasso, un indebolimento insomma. Gli analisi del Forex hanno rilevato come il franco e lo yen presentino dei fondamentali molto simili, visto che la Svizzera e il Giappone sono due paesi le cui economie sono entrambe caratterizzate da massicce esportazioni; in aggiunta, le loro banche centrali stanno cercando di fronteggiare e sconfiggere la deflazione a tutti i costi.
I prezzi elvetici sono scesi di 0,6 punti percentuali nell’anno fiscale che è terminato lo scorso mese di aprile: si tratta di dati che hanno rafforzato di gran lunga la necessità di misure più aggressive per quel che concerne i quantitative easing, tanto è vero che la Swiss National Bank potrebbe introdurne parecchie a partire dal prossimo 20 giugno. L’istituto svizzero potrebbe anche ricorrere alle sanzioni per le riserve valutarie in eccesso, in modo da scoraggiare i flussi in entrata nella confederazione stessa, tenendo conto delle tensioni che si sono create all’interno dell’eurozona. Franco e yen sono dunque scesi ai loro minimi storici, ma i movimenti verso la parità del passato hanno provocato un rimbalzo della moneta asiatica.