Sono ormai tre giorni che dura il rally del dollaro canadese (vedi anche Peggior ribasso di marzo per il dollaro canadese) rispetto alla moneta verde: la valuta nordamericana si sta infatti rafforzando da settantadue ore consecutive e l’ultimo supporto economico è stato fornito dall’ultimo provvedimento della banca centrale australiana, la Reserve Bank of Australia. Che cosa c’entra la nazione oceaniana con la divisa ufficiale del Canada? Anzitutto, bisogna spiegare che l’istituto in questione ha ridotto il principale tasso di interesse fino al livello più basso di sempre, vale a dire 2,75 punti percentuali, un vero e proprio record in tal senso.
Di conseguenza, la mossa ha spinto gli investitori a puntare su asset che potessero garantire dei rendimenti più alti. Il Loonie è riuscito a guadagnare anche nel confronto con altre monete molto importanti a livello internazionale, dato che gli ordini industriali della Germania sono aumentati in maniera inattesa lo scorso mese di marzo. Questo evento ha chiaramente suggerito come la maggior economia regionale dell’eurozona stia cominciando a crescere di nuovo, alimentando l’appetito per il rischio. Come è stato spiegato da analisti ed esperti di Forex, il catalizzatore è stato rappresentato dalle vendite di dollari australiani e canadesi: Aussie ha subito un rallentamento piuttosto deciso, indebolendosi, ma la principale motivazione va ricercata proprio nelle performance tedesche.
Ma come sono andate esattamente le contrattazioni? Il rialzo non è stato molto evidente, ma comunque è stato aggiunto uno 0,1% alla quotazione complessiva. Dunque, per ottenere un dollaro americano ce ne vogliono ora 1,0054 canadesi, come messo in luce dal Toronto Stock Exchange: in alternativa, si può anche dire che un dollaro canadese è attualmente in grado di acquisire 99,46 centesimi di dollaro statunitense. Riguardo, invece, al cambio con il dollaro australiano, il rally è stato quantificato in un punto percentuale e 1,0214 dollari canadesi, vale a dire l’incremento più consistente dallo scorso mese di luglio, oltre che il livello più forte da ottobre.