Lo zloty, valuta ufficiale della Polonia, ha guadagnato per il secondo giorno consecutivo, erodendo di conseguenza i declini fatti registrare in precedenza (vedi anche Zloty in rialzo grazie al nuovo outlook di Fitch): in pratica, il maggior effetto benefico è stato quello relativo alla riapertura degli istituti di credito a Cipro, un fatto che ha allentato le preoccupazioni relative alla crisi del debito nell’eurozona, consumatrice di oltre il 50% delle esportazioni polacche.
Il rialzo della divisa in questione è stato pari a 0,1 punti percentuali, per una quotazione complessiva pari a 4,1768 rispetto all’euro presso la Borsa di Varsavia. Il 2013 è stato finora caratterizzato da un ribasso del 2,3%, la peggior performance trimestrale dal settembre del 2011. Come è noto, ormai, le banche cipriote hanno riaperto i battenti dopo quasi due settimane, con nuove regole per quel che concerne il prelievo del denaro cash, in modo da prevenire il panico agli sportelli. L’area dell’euro ha rappresentato il 53% dell’export polacco lo scorso mese di gennaio, una quota davvero considerevole. Il Ministero delle Finanze ha già intenzione di emettere dai 25 ai 35 miliardi di zloty in titoli obbligazionari entro il prossimo mese di giugno, visto che le necessità di finanziamento sono incombenti.
I rendimenti dei bond decennali sono intanto aumentati di quattro punti base (+0,04%), sfiorando il 4% e inanellando il secondo giorno di fila di crescita. C’è ancora spazio per un taglio dei tassi di interesse, stando almeno alle ultime rilevazioni del Monetary Policy Council. La pausa di questo mese decisa dalla banca centrale ha interrotto le riduzioni che erano cominciate dallo scorso mese di novembre. Il budget polacco non è in una situazione critica, tanto che a marzo dovrebbe realizzare una performance migliore del previsto, come ha sottolineato il ministro Jacek Rostowski. A fine febbraio, invece, il deficit in questione ha raggiunto i 21,7 miliardi di zloty, il 61% del limite annuo.