L’Egitto ha fatto sapere di voler innalzare a diecimila dollari il limite massimo di valuta che gli stranieri potranno portare con loro lungo i confini: di conseguenza, sono stati allentati alcuni dei controlli che erano stati imposti a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, quando la crisi economica aveva fatto registrare dei peggioramenti (vedi anche Cominciano oggi le aste valutarie dell’Egitto). Come ha spiegato lo stesso governo del Cairo, le misure in questione sono state pensate per tutti i viaggiatori, i quali dovranno dichiarare l’importo esatto di denaro nel caso in cui quest’ultimo dovesse eccedere i diecimila dollari o dovesse essere equivalente.
Al momento della partenza, poi, gli stranieri avranno l’opportunità di farlo con quanto rimasto del denaro contante dichiarato all’arrivo. I severi controlli monetari di dicembre si erano resi necessari per le preoccupazioni economiche, visto che la sterlina egiziana aveva messo in luce segnali allarmanti. In precedenza, infatti, a tutti i viaggiatori, sia egiziani che stranieri, veniva impedito di trasportare più di diecimila dollari in valuta estera dentro e fuori il paese africano. Lo scorso mese di febbraio, poi, le riserve in questione sono scese a 13,5 miliardi di dollari, molto meno della metà rispetto a quanto stimato due anni fa (trentasei miliardi per la precisione).
Dopo due anni di instabilità politica e sociale, l’Egitto sta tentando in tutti i modi di ridurre il suo deficit di bilancio, garantendo allo stesso tempo la restituzione al Fondo Monetario Internazionale di un prestito da 4,8 miliardi di dollari. Il paese è anche pronto ad aumentare la tassa di partenza per gli stessi stranieri da quindici a venti dollari a partire dal prossimo 1° maggio, come annuncio ufficialmente dal Ministero dell’Aviazione Civile. C’è la convinzione che una politica del genere, improntata a limitare l’ammontare di cash da portare in territorio egiziano, abbia messo in difficoltà i viaggiatori, ma ora si sta cercando di invertire la rotta.