Home Economia Previsioni di miglioramento dell’economia americana per la Fed

Previsioni di miglioramento dell’economia americana per la Fed

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 Il numero uno della Banca Centrale americana, Ben Bernanke, si è detto fiducioso circa il miglioramento dell’economia statunitense nel breve e medio termine. Il presidente della Federal Reserve ha altresì affermato che i benefici della propria politica monetaria supereranno di gran lunga i costi, concludendo così con un pizzico di ottimismo il suo recente intervento compiuto dinanzi alla commissione bancaria del Senato americano.Non solo . Secondo Bernanke l’allentamento monetario dovrà proseguire fino a quando non vi sarà un significativo miglioramento del mercato del lavoro. Il presidente Fed – riportava poi il quotidiano La Repubblica nella sua edizione online – ha poi aggiunto che la politica monetaria adottata “andrà avanti fino a quando non ci sarà un significativo miglioramento del mercato del lavoro. Bernanke ha quindi sottolineato che il Fomc (il braccio esecutivo della Fed) porterà avanti l’allentamento monetario fino a quando sarà necessario anche perché la Fed ha tutti gli strumenti necessarie per arrivare a una stretta monetaria quando sarà il momento. Quanti alla seduta difficile dei mercati si è limitato a dire che “reagiscono all’incertezza” causata dal voto in Italia”  (vedi anche La Fed risponde alle critiche delle economie emergenti).

In conclusione, il presidente Fed ha poi invitato i parlamentari statunitensi a evitare drastici tagli alla spesa pubblica, che entreranno in vigore dal primo marzo 2013. “La politica monetaria della Fed” – ha proseguito Bernanke – “sta offrendo un importante sostegno alla ripresa. Mantenere i tassi di lungo termine bassi ha aiutato la ripresa del mercato immobiliare e si è tradotta in un aumento delle vendite e della produzione di auto e di altri beni durevoli”. Bernanke ha quindi integrato le sue dichiarazioni affermando che prende molto seriamente i costi potenziali delle politiche della banca centrale e la possibilità che i tassi di interesse molto bassi possano mettere a rischio la stabilità finanziaria”. Tuttavia, “anche se la politica monetaria accomodante può aumentare alcuni tipi di presa di rischio, nelle circostanze attuali aiuta a ridurre il rischio nel sistema in generale, e soprattutto rafforza l’economia nel suo complesso. Al momento non riteniamo che i potenziali costi di un aumento delle prese di rischio in alcuni mercati finanziari possano superare i benefici del promuovere una più forte ripresa economica” (vedi anche Previsioni politica monetaria Fed 2012 – 2015).