Può sembrare paradossale, nell’epoca delle nuove tecnologie e dei trasferimenti digitali, ma i funzionari dei due aeroporti canadesi più trafficati, Toronto e Vancouver, nel corso del 2011 – 2012 hanno sequestrato circa 12,9 milioni di dollari canadesi (oltre 13 milioni di dollari statunitensi) in contanti, non dichiarati da cittadini cinesi. Insomma, sembra che i cinesi, nonostante tutto, continuino a esportare valuta con il solito, vecchio metodo della valigetta.
Ad occuparsene in un interessante approfondimento è stato il quotidiano Milano Finanza, secondo cui “il denaro, per la maggior parte restituito ai proprietari, rappresenta il 59% di tutti i contanti sequestrati negli aeroporti nello stesso periodo. Negli Stati Uniti, i cittadini cinesi sono la principale fonte di sequestri aeroportuali di denaro dopo gli americani” – per poi precisare altresì come “nel mese di giugno, un cinese è atterrato all’aeroporto di Vancouver con circa 177.500 dollari, per lo più in banconote statunitensi e canadesi da cento dollari, in portafoglio e nascosti dentro la fodera della valigia”.
Le multe comminate a chi esporta illegalmente denaro non sembrano inoltre scoraggiare i cinesi. A niente servono le rigide regole nazionali, con la Cina che – segnala MF – “impone ai privati cittadini di non esportare più di 50.000 dollari per persona all’ anno. Anche se è difficile far rispettare tali restrizioni, le autorità cinesi stanno monitorando queste esportazioni nell’ambito di un’ ampia inchiesta anticorruzione. Il denaro sequestrato negli aeroporti rappresenta solo una goccia del denaro privato cinese in uscita, ma evidenzia che i cittadini cinesi si rivolgono a uno dei metodi più antichi e più semplici per eludere i controlli: mettere i contanti in valigia” (vedi anche In Asia lo yuan ha più influenza rispetto allo yen).
Per arginare le regole, inoltre, è ben frequente il frazionamento dei trasferimenti: spesso le famiglie cinesi composte da 4 o 5 membri riescono a trasferire importanti quantità di denaro semplicemente suddividendo i viaggi e i contanti (vedi anche La successione di Carney rallenta il dollaro canadese).