Continuiamo ad occuparci delle principali analisi macroeconomiche sul territorio italiano. L’occasione ci è oggi fornita dal recentissimo rapporto del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro, che spiega come le assunzioni alle dipendenze, previste dalle imprese nel IV trimestre 2012, sono 131.100, per una cifra che è quasi 28mila unità in meno rispetto a quanto previsto per il trimestre estivo (-17,4 per cento) ma 12mila in piu’ rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno (+10 per cento).
Come ricordato dalle note informative riportate sull’Agi, a pesare, rispetto allo scorso trimestre, “e’ il calo delle assunzioni stagionali, che si riducono di quasi 31mila unita’: essendo esaurita la stagione turistica estiva, le assunzioni temporanee finalizzate a questa attivita’ riprenderanno infatti solo nella parte finale del 2012, in previsione della stagione turistica invernale 2013. Questa flessione e’ solo in parte bilanciata dall’aumento delle assunzioni non stagionali, circa 3mila in piu’ rispetto al trimestre estivo. In valore assoluto, le assunzioni dell’industria saranno quasi 37mila, mentre 94mila interesseranno i servizi. Il confronto con lo stesso trimestre dell’anno scorso resta negativo per il settore industriale, ma alcuni accenni di ottimismo sembrano interessare, all’interno del settore manifatturiero, i comparti del tessile abbigliamento, metallurgico, meccanico e dei prodotti elettrici ed elettronici (tutti fortemente orientati all’export)”.
Su base territoriale notizie positive dal Trentino Alto Adige, che grazie alle assunzioni dell’imminente stagione invernale, ha potuto portare il dato in rialzo per 1,1 punti percentuali, o 2.700 unità. Complessivamente sono 17 le regioni che presentano un aumento della domanda di lavoro dipendente rispetto al IV trimestre 2011. Inversione di tendenza rispetto all’andamento più omogeneo per. Lazio, Liguria e Marche, le uniche tre regioni che presentano invece variazioni negative rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso.
Per quanto concerne il lavoro subordinato, il saldo complessivo si manterra’ negativo anche per fine anno con quasi 120mila i posti di lavoro in meno.
Sul tema, vedi anche i nostri approfondimenti sui dati Istat 2013.