Secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli, nel corso del primo trimestre del 2013 la recessione toccherà il fondo. Di conseguenza, a partire dal secondo trimestre del prossimo anno potrebbero avvertirsi i primi segnali di una stabilizzazione e di una leggerissima ripresa, che potrà poi consolidarsi nel corso dei mesi successivi e, in particolar modo, nel periodo immediatamente successivo alla prossima stagione estiva, che potrebbe segnare una nuova rinascita per l’economia continentale.
Si stima – riporta il sito Rai News, che a sua volta cita le dichiarazioni dell’esponente del governo – che la recessione “tocchera’ il fondo nei primi tre mesi del 2013” dopo di che si tornera’ a crescere “ad un ritmo moderato per il resto dell’anno” grazie soprattutto a export e investimenti.
“Non abbiamo il fiscal gap che hanno altri paesi con un deficit al 5 o al 10 per cento. Noi abbiamo il bilancio in pareggio strutturale. Non ci servono fondi e se non ti servono fondi perché chiederli?” – ha poi aggiunto lo stesso ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, rispondendo all’eventualità di ricorrere al piano antispread della Bce.
“La via delle riforme e’ obbligata, si tratta di impegni assunti con l’Europa e la comunita’ globale: non c’e’ alternativa” – ha quindi affermato Grilli aggiungendo che comunque si può discutere sulla modalità, anche in relazione alla legge di stabilità.
“La disoccupazione e’ salita ovunque” a causa dell’attuale ciclo economico (qui le sintesi sulla nuova recessione Ue), ma in Italia è crescita meno che in altri Paesi, mantenendo la Penisola al di sotto della media Ue. Il Fondo Monetario Internazionale stima intanto un tasso di disoccupazione pari all’11,1 per cento nel 2013, contro una media dell’11,5 per cento dell’Unione Europea. Il ministro dell’economia ha ad ogni modo mostrato una significativa preoccupazione all’applicazione concreta e nel breve termine delle riforme strutturali.