Quali sono le previsioni sul Crude Oil? Quali analisti sono riusciti ad individuare le tendenze negli ultimi 3 anni? Assisteremo ad un’altra fase altamente speculativa come è successo nel 2008, oppure il Crude Oil è destinato a mantenere il range corrente?
Il prezzo della benzina ormai è completamente indipendente dalle variazioni del petrolio; anche se in certi casi specifici si sfrutta la scusa dei rialzi del crude oil per giustificare l’aumento dei carburanti alla pompa, in linea di massima i due prezzi non sono più correlati ed a influenzare il prezzo di benzina e gasolio sono unicamente le accise. Detto questo, le variazioni del crude oil interessano comunque gli automobilisti nel caso in cui si si manifestano situazioni estreme come quella del 2008, che oltre ad essere usate come deterrente per l’aumento dei prezzi, riescono effettivamente a modificare radicalmente il mercato.
A distanza di qualche anno dall’ultimo movimento direzionale e dalla successiva fase di rientro si ritorna a parlare di possibili bolle speculative. Il bottom a quota 80 dollari per barile potrebbe risultare un buon punto di partenza, sopratutto ora che si è rivelato un efficace doppio minimo tra ottobre 2011 e luglio 2012. Facilmente la ripresa eventuale che si verrà a disegnare da qui a dicembre prossimo riuscirà a superare quota 100, eliminando l’ultimo ostacolo che separa il cross da una fase laterale ad una direzionale. Verso l’alto il target dei 120 dollari sarebbe immediato, ma nel lungo termine si potrà puntare direttamente al ritorno in quota del Crude Oil sui top assoluti raggiunti nel 2008.
Per il momento si preferiscono nel medio termine le operazioni rialziste, proprio in virtù delle previsioni di lungo termine ottimistiche. Se però il future dovesse tornare al di sotto di quota 80 o anche solo a contatto con questo livello, il quadro generale cambierebbe radicalmente e si tornerebbe a pensare ad un eventuale ritorno verso quota 70 e poi 60, con poco spazio di azione per i trader di lungo termine.
