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Il deprezzamento che ostacola lo yuan

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 Il volume delle transazioni valutarie cinesi ha raggiunto il suo picco lo scorso mese di marzo, ma da quel momento in poi lo yuan ha cominciato a ristagnare: il renminbi rappresenta una buona fetta dei pagamenti e del commercio internazionale, tanto che molti investitori finanziari hanno cominciato a interessarsi ad esso. Ciò nonostante, l’utilizzo in questione da parte dei partner stranieri e locali dell’ex Impero Celeste ha fatto registrare un declino, senza dimenticare però che i centri offshore come Londra sono aumentati e Pechino ha intenzione di stabilirne degli altri, tra cui quelli a Singapore e a Taiwan.

Tutto questo fa capire come l’outlook relativo allo yuan stia cambiando, dato che gli esportatori stranieri sono più propensi a ricevere i pagamenti in questione in una valuta che sia in fase di apprezzamento, con le altre caratteristiche desiderate che sono dominate dalla bassa volatilità. La moneta asiatica punta ad essere proprio quanto è stato appena descritto. C’è una forte correlazione tra le aspettative sulle performance del renminbi e la quota di commercio della Cina che è denominata in questa maniera: fino al terzo trimestre dello scorso anno, gli investitori stranieri hanno consentito alla divisa di essere sempre più accettata come mezzo per i pagamenti commerciali.

Tali flussi hanno poi cominciato a stabilizzarsi quando le stesse aspettative di apprezzamento sono diminuite, facendo spazio a quelle relative a un deprezzamento valutario. Ad esempio, l’indice di Hsbc che misura gli acquisti manifatturieri del paese ha indicato ad agosto il decimo declino consecutivo, tanto da raggiungere il livello più basso dal marzo del 2009. Le autorità locali hanno voluto sottolineare nei mesi scorsi come il deprezzamento fosse favorevole all’export, ma ora si sta rivelando un vero e proprio intralcio. Le aspettative di rialzo potranno tornare in auge nel momento in cui l’economia cinese ricomincerà ad accelerare, uno scenario che in molti prevedono per la prima metà del prossimo anno.