L’Eurostat ha diffuso gli ultimi dati statistici relativi all’andamento dei parametri macroeconomici sull’inflazione. In particolar modo, con conferma sostanziale della stima flash, in ambito comunitario l’inflazione dell’area Ue-17 sarebbe cresciuta al 2,6 per cento nel corso del mese di agosto, e del 2,7 per cento nell’intera Unione Europea. Secondo l’istituto statistico del vecchio continente, in Italia l’inflazione si mantiene ben al di sopra della media, con una progressione pari al 3,3 per cento.
In particolar modo, ad agosto l’inflazione nell’eurozona è cresciuta al 2,6 per cento contro il 2,4 per cento di luglio e contro il 2,5 per cento dello stesso periodo dell’anno precedente. “Sono i dati diffusi da Eurostat” – ricorda l’Ansa – “in linea con la stima flash di agosto. In aumento anche il tasso d’inflazione nell’Ue a 27 paesi, passato al 2,7% dal 2,5% del mese precedente. Ad agosto 2011 era al 3,0%. In Italia l’inflazione e’ invece diminuita, ma resta superiore alla media dell’eurozona: ad agosto e’ stata del 3,3%, a luglio del 3,6%, mentre un anno fa era al 2,3%”.
Per quanto concerne il mese di agosto e la sua ripartizione territoriale, i tassi d’inflazione più elevati su base annuale sono stati registrati in Ungheria (6,0 per cento), Cipro (4,5 per cento) ed Estonia (4,2 per cento), mentre i più bassi in Svezia (0,9 per cento), Grecia (1,2 per cento) e Lettonia (1,9 per cento). In Francia l’aumento dei prezzi è stato del 2,4 per cento, in Germania del 2,2 per cento, in Olanda del 2,5 per cento, in Finlandia del 3,3 per cento come in Italia, e in Spagna del 2,7 per cento. A pesare di più al rialzo, secondo Eurostat, i prezzi di trasporti (4,8%), alcol e tabacchi (4,5%), e settore abitativo (4,1%). Le principali componenti al ribasso, invece, sono state le telecomunicazioni (-3,1%), tempo libero e cultura (-0,8%) e istruzione (1,0%).