I mercati oggi hanno un sussulto in apertura, per via della memoria legata a questa data sul calendario; la ferita inflitta agli Stati Uniti oltre 11 anni fa’ è ancora aperta e sia il mondo finanziario che il mondo economico si uniscono nella memoria dei caduti di quel giorno, che ha cambiato per sempre il volto del Paese.
L’anniversario riporta nella “fredda” mente degli investitori le immagini dei monitor con il crollo verticale delle azioni di praticamente qualsiasi Paese e causa generalmente un blocco psicologico nelle contrattazioni della giornata. Attualmente il cambio più importante del Mondo oscilla nel range della giornata di ieri, aumentando la compressione e allungando le previsioni di un eventuale presa di tendenza.
Attualmente l’up-trend di Venerdì scorso detta ancora le condizioni di movimento del mercato, ed Euro/Dollaro potrebbe tranquillamente tornare al 50% del range di venerdì scorso per ritracciare il movimento prima di una partenza rialzista, in linea con la tendenza di fondo.
Per quanto infatti l’Eurozona possa avere problemi interni, la sua moneta si sta dimostrando forte oltre ogni aspettativa e se il mercato azionario aleggia in un limbo difficile, il cambio Euro/Dollaro invece comincia a definire la sua strada puntando ai target rialzisti di lungo termine.
Attualmente sotto a 1.2765 partirà un ritracciamento diretto verso le medie mobili a 1.2710 e 1.2650. Difficile invece fare previsioni sui target rialzisti; se il momento dovesse iniziare prima della chiusura della giornata, con il cambio oltre a quota 1.2805, allora il rialzo andrebbe seguito in trailing stop e potrebbe arrivare direttamente sopra 1.2900 in pochissimo tempo.
La soglia di medio termine da controllare è sicuramente 1,30. Il cambio Euro/Dollaro sta dimostrando di poterci arrivare, ma una volta giunto a questo limite rialzista bisognerà prendere in considerazione i grafici di lungo termine (giornalieri e settimanali) per capire se effettivamente si può tornare verso i massimi storici o se questo rialzo serve solo a stabilizzare i livelli raggiunti.