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Angela Merkel alle prese con Grecia, MES e BCE

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 Quali sono i temi caldi sul tavolo del cancelliere tedesco Angela Merkel, tornata dalla sua vacanza in Italia? In primo luogo la Grecia, una questione che da troppo tempo ormai si sta trascinando e che prima o poi dovrà essere archiviata definitivamente. In effetti, la Grecia è sull’orlo del fallimento: questo è il destino del paese se la Troika non darà il via libera a una nuova tranche di aiuti. Probabilmente il pagamento avverrà , anche se un po’ in ritardo, ma la vera domanda che la Germania deve porsi è: un nuovo piano per aiutare la Grecia è possibile?

Il paese ha appena pubblicato un dato che riflette una contrazione del 6,% della crescita mentre la disoccupazione non è mai stata così alta. Il futuro sembra tetro per la  Grecia, in particolare i suoi leader sono riluttanti ai diktat della politica della troika. Il leader del  partito CSU, della coalizione CDU di Angela Merkel, ha sostenuto a gran voce che la Grecia dovrebbe essere espulsa dalla zona euro (qui un nostro focus: Monti e Merkel salveranno l’euro?). Allo stesso tempo, il Ministro dell’Economia e leader dell’FDP ha detto di aver “perso le sue speranze” circa la capacità della Grecia di riformarsi.

Un’altra questione di primaria importanza è la concessione di una licenza bancaria (finanziamento da parte della BCE e non attraverso i bilanci nazionali) del MES, il fondo permanente di stabilità europeo, che rimane ancora in sospeso. Il fondo dovrebbe consentire, come è stato fatto per la Grecia, l’Irlanda e il Portogallo, il finanziamento del debito spagnolo in quanto i tassi del paese raggiungono oggi livelli semplicemente insostenibili. Il dossier è sul tavolo della Corte costituzionale tedesca di Karlsruhe, che deve stabilire se il fondo è conforme alla Costituzione tedesca. Il verdetto è atteso per il 12 settembre, il che suggerisce che l’azione della BCE, che dovrebbe essere attuata in collaborazione con (o attraverso)  il MES è rinviata sino a tale data.

Infine, resta un tema caldo di cui è protagonista Mario Draghi, il presidente della BCE e colui che ha fatto vacillare l’ortodossia monetaria tedesca. La Bundestag, si oppone fermamente all’acquisto di obbligazioni sul mercato secondario da parte della BCE. L’istituto di francoforte è indipendente e rimane l’unica istituzione veramente federale in Europa. Angela Merkel è ora divisa tra gli interessi europei e quelli nazionali, che si discostano completamente dal Bundestag. Mario Draghi ha detto che la Grecia non lascerà la zona euro, mentre questo sembra essere un pio desiderio di molti parlamentari e…tedeschi. Angela Merkel, peraltro, è del tutto contraria agli eurobond, e dunque ad una  mutualizzazione del debito. Tuttavia, deve fare i conti con gli effetti crisi Europa su Germania.

Atendiamo gli sviluppi…