Vertice movimentato oggi a Bruxelles, dove per l’ennesima volta le istituzioni provano a prendere “di petto” una crisi che ha ormai preso il sopravvento sulla Moneta Europea e spaventa il mondo finanziario costringendo l’Eurozona alle strette. Le misure prese per aiutare la Grecia nel default controllato, il piano di aiuti deciso per il sistema bancario Spagnolo in crisi, le misure di austerità richieste a Paesi come Italia, Irlanda e Portogallo, non sono servite a placare una crisi strutturale di cui si parla in queste ore per l’ennesima volta.
Il problema ancora una volta è che vengono proposti gli stessi fallimentari rimedi ad un problema in costante crescita, cioè quello dello sviluppo praticamente assente dell’Eurozona insieme ad un accesso al credito difficoltoso se non impossibile in certe realtà.
Il Consiglio Europeo ha iniziato la seduta parlando del Piano Finanziario Multiannuale presentato da Martin Schulz. Lo stesso ha appoggiato la proposta di Monti riguardo il contenimento dello spread;
Non possiamo permettere che la Bce presti denaro alle banche con un tasso dell’1% e i tassi dei titoli pubblici siano al 6/7%. Servono decisioni oggi. Si puo’ utilizzare l’Esm con la licenza bancaria o altri strumenti, come ad esempio quelli proposti da Mario Monti
Approvato quindi un nuovo piano di contenimento dei differenziali, anche se tutto alla fine si riduce ad un acquisto di titoli direttamente sul Mercato; la proposta, già discussa anche sulle nostre pagine, “sa’ di vecchio” fin da subito e sembra non avere neanche un buon motivo per candidarsi come la soluzione alla crisi strutturale che ci si ostina ad ignorare. Nessuno infatti parla di come la divisione tra i Paesi e la paura di nuove spaccature come quella rischiata con Atene in default sia il vero problema da risolvere.