Se vi state domandando in quali materie prime investire nel 2012, Goldman Sachs ha la risposta pronta per voi. Stando a quanto afferma la banca d’affari americana, infatti, entro il prossimo anno il tasso di ritorno da parte dello Standard & Poor’s GSCI Enhanced Commodity Index (principalmente influenzato dall’energia e dai metalli) giungerà a quota 29 punti percentuali.
Secondo quanto dichiara l’istituto, infatti, la politica europea sarà concentrata ancora a lungo sugli sforzi utili per contenere la crisi del debito sovrano, mentre il recupero economico degli Stati Uniti, e la crescita economica della Cina, continueranno ad affrontare delle difficoltà piuttosto evidenti. Le materie prime potranno comunque giovarne, come riportiamo sul nostro sito in maniera abbastanza frequente nel corso delle ultime settimane, con tassi di redditività transazionale davvero molto interessanti.
In particolare, sostiene la banca, entro il prossimo anno il tasso di ritorno potrebbe giungere a toccare i 41 punti percentuali per quanto concerne gli investimenti energetici, contro il 23% dei metalli ad utilizzo industriale e i 18 punti percentuali dei metalli preziosi. In compenso, l’agricoltura dovrebbe cedere 14 punti percentuali su base annua.
Le materie prime monitorate all’interno dello Standard & Poor’s GSCI Enhanced Commodity Index sono calate di 13 punti percentuali a maggio, e sono diminuite di 9,1 punti percentuali nel corso dell’anno, in concomitanza con l’approfondirsi della crisi europea, che sta riducendo la domanda di alcune materie settoriali.
Per quanto concerne alcune delle principali previsioni puntuali, Goldman Sachs si attende un prezzo medio tra i 2.200 e i 2.400 dollari per tonnellata per l’alluminio, entro tre mesi. A spingere l’andamento dell’indice saranno ad ogni modo gli atteggiamenti speculativi, che potrebbero essere alimentati dai minimi che l’index sta attualmente conseguendo, e invitando in tal modo molti operatori dallo scommettere sulla pronta ripresa dei valori.
