Torniamo a parlare della scelta alternativa dell’investimento oro / dollaro aggiornandovi sugli ultimi studi compiuti in materia. Già qualche settimana fa avevamo anticipato come l’impiego di asset in dollari stesse crescendo in maniera considerevole, andando ad erodere la domanda per i lingotti d’oro: in altri termini, il dollaro statunitense sta sostituendo, nelle tasche dei risparmiatori, il metallo prezioso in qualità di bene rifugio.
Ma quanto è destinato a durare questo trend di apprezzamento del dollaro? A nostro giudizio, è una scelta insensata agire per logiche sostitutive. Il dollaro statunitense non potrà continuare ad apprezzarsi ancora a lungo nei confronti delle principali valute di riferimento (e, in proposito, anche nei confronti dell’euro), potendo tuttavia costituire una validissima scelta di impiego nel breve termine. Di contro, l’oro sembra poter essere in grado di fornire maggiori margini di crescita futuro, a patto di accettare debolezze sul breve.
“Al di là della possibilità che ha la Grecia di lasciare l’euro, o la Spagna di seguire Atene sulla stessa strada, gli investitori stanno concentrando i propri impegni nell’analizzare quanto accade con la crisi europea; per il momento, il rifugio sicuro è rappresentato dal dollaro” – dicono gli analisti della Everbright Futures.
► PREVISIONI EURO / DOLLARO GIUGNO 2012
L’oro si è apprezzato, per il momento, di soli 0,9 punti percentuali da inizio anno ad oggi. Un trend sicuramente lieve, che tuttavia fornisce prosecuzione al rally che dura da oramai 11 anni. Un deprezzamento su base annua non è ancora stimato, sebbene la forte domanda di alcuni dei principali acquirenti mondiali stia facendo temere per la tenuta, sul breve termine, delle quotazioni del metallo: su tutte, ricordiamo come l’India abbia stimato acquisti mensili tra le 50 e le 60 tonnellate metriche, contro le 102 dello stesso mese dello scorso anno. Quanto basta per porre seri interrogativi sull’evoluzione delle quotazioni dorate.