Blocco dei prelievi banche italiane

Dal rischio per la Spagna si è passati al default controllato della Grecia. Dopo poco tempo si è poi parlato di Atene fuori dall’Euro, oltre che del rischio del collasso della moneta unica, insieme ancora una volta ai problemi della Spagna, dell’Italia e del Portogallo.

Tirando le somme il quadro che si presenta nel Vecchio Continente da più di un anno a questa parte è di forte tensione, ma non solo sui singoli Stati membri; il problema vero e proprio sembra essere l’incapacità della moneta unica di mantenere uniti sotto il profilo finanziario tutti i membri e le politiche monetarie non sono s tate adeguate alla crisi del credito che ha investito prima gli Stati Uniti e poi l’area Euro.

Da qualche settimana ora si parla di un’Euro in grave pericolo ed ha rincarare la dose ci pensa oggi il premio Nobel per l’Economia del 2008 Paul Krugman, con un editoriale sul New York Times dedicato alla fine dell’area Euro. L’analista riassume in 4 “step” la fine della Moneta Unica più o meno in questo modo;

1° Grecia fuori dall’Euro, il mese prossimo;

2° Prelievi consistenti dalle banche Spagnole ed Italiane con riversamento della liquidità in Germania;

3°a Possibile Blocco delle transizioni bancarie di contante fuori dai Paesi;

3°b Alternativamente, grandi prelievi dalla Banca Centrale Europea per evitare il collasso bancario;

4°a La Germania può scegliere se finanziare Italia e Spagna rivedendo le strategie di crescita e rilancio;

4°b altrimenti ci sarà la fine dell’Euro.

Questi sono i quattro passi che riassumono il pensiero di Krugman riguardo l’Eurozona; l’unica nota positiva in tutto questo è che da anni ormai gli analisti si concentrano per fare previsioni (e di solito le più catastrofiche sono le più diffuse) e fino ad ora veramente pochi hanno “indovinato” una sola previsione. Pochi possono vantare di aver annunciato in anticipo il default degli USA nel 2008, così come nessuno in tempi non sospetti avrebbe scommesso sull’uscita dell’Italia dalla zona di crisi e sul distacco dalla Spagna.

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L’articolo in questione aumenta la sensazione di paura percepita nell’area Euro ma in realtà siamo ancora distanti da un blocco dei prelievi dalle banche italiane, così come siamo distanti dal rischio default più di quanto non lo eravamo sei mesi fa’.

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