Nelle ultime settimane abbiamo discusso più volte di alcune delle figure (semplici e complesse) più note delle candele giapponesi. Prima di proseguire nel nostro studio di questa particolare e seguitissima tecnica di analisi, approfondiamo quali sono le origini delle japanese candlestick. Nei prossimi giorni avremo anche l’occasione di rispondere a qualche richiesta di chiarimento che ci è arrivata via email.
Ad ogni modo, la nascita delle candele giapponesi è fatta risalire ordinariamente alla prima metà del Settecento, ad opera di Kosaku Sato. Nato nel 1716, nel periodo Tokugawa, nella città di Sakata (prefettura di Yamagata), Kosaku Sato è fu adottato dalla famiglia Honma, divenendo così noto con il nome di Sokyo Honma.
Sakata era uno dei principali punti di riferimento commerciali del Giappone, in particolar modo per quanto concerne gli smistamenti delle forniture giunte attraverso le infrastrutture portuali, e la distribuzione del riso. Proprio sul riso Sokyu Honma ebbe modo di realizzare la propria fortuna, andando a prevedere le fluttuazioni dei prezzi di quella che oggi avremmo definito una commodity.
Il suo livello di studio sulle variazioni dei prezzi del riso lo rese rapidamente famoso come uomo “saggio”, con una reputazione che arrivò anche alle orecchie dell’Imperatore.
Ad ogni modo, anche se può sembrar strano, nei suoi studi Honma non cita mai l’esistenza di “candele”, che sono una semplificazione (o un’integrazione, a seconda di come la pensiate) giunta due secoli dopo. Ai nostri fini, quel che conta è che l’utilizzo delle candele giapponesi apporta un’interessante aggiunta precisionale al metodo già sviluppato da Sokyu Honma.
► CANDELE GIAPPONESI NEL TRADING FOREX: LE OSSA DEL CORPO DI SAKATA
Pertanto, nelle prossime settimane vedremo quali sono le caratteristiche dell’analisi tecnica originale sviluppata da Sokyu Honma, e in che modo le candele giapponesi hanno costituito una utile integrazione agli studi originari, e anche in che modo possono essere utilizzati dai trader di oggi.