Dollaro Australiano EUR/AUD 1.9745 1.9755 1.9604 1.9902 1.9685 1.9771
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.6826 1.683 1.6735 1.6973 1.677 1.6732
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 10.5019 10.5044 10.475 10.6381 10.5008 10.5972
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.4242 2.4252 2.4138 2.4583 2.424 2.4601
Dollaro Singapore EUR/SGD 2.0547 2.0557 2.0476 2.0686 2.0535 2.0589
Dollaro Usa EUR/USD 1.3551 1.3552 1.3512 1.3726 1.3549 1.3671
Franco Svizzero EUR/CHF 1.5303 1.5306 1.5224 1.5361 1.5291 1.5385
Fiorino Ungherese EUR/HUF 300.58 301.58 297.38 304.47 298.36 298.5
India EUR/INR 68.4702 68.4727 68.2335 69.1606 68.517 68.779
Rublo Russo EUR/RUB 45.377 45.402 45.307 45.87 45.492 45.652
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.93885 0.93935 0.9358 0.94525 0.9395 0.9405
Yen Giapponese EUR/JPY 129.91 129.94 128.94 130.48 129.87 129.67
Zloty Polacco EUR/PLN 4.5902 4.5927 4.5478 4.6853 4.5662 4.541
LEGGI IL REPORT DI PIAZZA AFFARI
L’euro conserva il suo momento di forza sulla valuta statunitense, che cerca di recuperare terreno ma rimane fermo intorno al maggior calo settimanale da 24 anni a questa parte. La valuta europea, in vista di un possibile taglio dei tassi entro l’estate, scambia a 1,3663 dollari, 129,34 yen, 0,9422 sterline e a 1,5319 franchi. USD/Yen 94,64, USD/CHF 1,1207, USD/GBP 1,4499. L’euro in fase di correzione dopo l’impennata della vigilia in un mercato che continua a prestare orecchio agli effetti che rischia di avere la decisione della Fed di acquistare Treasury a lungo.
A meta’ seduta l’euro e’ stato indicato a 1,3568 dollari dopo avere oscillato tra 1,3536 e un massimo di 1,3726. Biglietto verde in lieve recupero anche sulle altre principali divise. L’euro ha chiuso in ribasso, limando parzialmente i guadagni messi a segno nelle ultime sedute grazie all’onda di vendite cui e’ stato sottoposto il dollaro dopo l’importante piano di riacquisti di Treasury a lungo annunciato dalla Fed.
Fronte finanziario: chiusura in rialzo per i principali indici del Vecchio Continente in una giornata priva di particolari spunti dal fronte macroeconomico al di la’ delle parole del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ha ribadito che il programma Talf spingera’ i prestiti a costi bassi. Da segnalare Milano, miglior piazza in Europa nel giorno delle “Tre Streghe”, scadenza dei future sugli indici, sulle azioni e le opzioni.
A Piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtel hanno guadagnato rispettivamente l’1,35% a 14948 punti e l’1,03% a 12113 punti. Bene anche il Cac 40 (+0,51%), il Ftse 100 (+0,68%) e il Dax (+0,62%). Giornata contrastata per i titoli del comparto bancario e assicurativo, con attenzione particolare ad Intesa Sanpaolo (+1,74%), Alleanza Ass. (+1,9%) e Generali Ass. (+1,02%) chiamate alla prova dei conti.
Per Intesa Sanpaolo, che ha toccato un minimo intraday a 1,715 euro, i risultati sono stati nettamente inferiori alle attese e il mercato non ha apprezzato la mancata distribuzione del dividendo. Anche per Generali i dati si sono rivelati al di sotto delle previsioni, mentre Alleanza ha resistito. Ancora tra gli assicurativi pesante Unipol (-9,09%), che ieri ha pubblicato conti giudicati deludenti dagli analisti, mentre Milano Ass. cede lo -0,76%% anch’essa dopo i risultati 08. In frazionale calo Unicredit (-0,49%) mentre B.Popolare e B.Mps hanno guadagnato rispettivamente il 4,2% e l’1,12%.
Denaro sulle utilities ed in particolare su A2A (+7,07%) che ha ceduto il 49% di Malpensa Energia a Sea per 4,4 mln euro. In nero anche Terna (+4,01%), Enel (+5,8%) e Snam R.G. (+0,54%). Tra le altre blue chip forti vendite su Stm (-5,39%) in scia al warning lanciato questa mattina da Sony Ericsson sul 1* trimestre. Giu’ Fiat (-2,28%) che pero’ recupera dai minimi di giornata dopo le precisazioni della stessa societa’ e di Chrysler riguardo al fatto che la casa torinese non si assumera’ alcun debito.
Ha brillato invece L’Espresso (+7,06%), nell’ultimo giorno di permanenza sul paniere principale. Comparto oil e oil service sotto i riflettori in scia al rialzo del greggio. In una nota sul settore Unicredit spiega che, alla luce dello scenario macroeconomico attuale, l’indebolimento del dollaro e’ un pericolo per il settore con i titoli legati alla raffinazione che offrono una maggior esposizione negativa. Denaro su Eni (+1,56%), Tenaris (+0,82%), Saipem (+0,6%), Erg (+4,52%) e Saras (+6,7%). Sul resto del listino, tra i peggiori, Risanamento (-22,76%) appesantita dalla notizia che sono saltate le trattative con il fondo Limitless per l’acquisto dell’ex area Falck di Sesto San Giovanni. Crolla sul finale di seduta Campari (-6,79%).