Mentre il mercato è guidato dalla crisi dell’Euro e dai pericoli legati alla Grecia (ed alla Spagna) verso l’incertezza, arriva una nuova notizia “bomba” dagli USA; sembra che il colosso JP Morgan, prima banca d’affari per asset, abbia appena “trovato” un “buco” da due miliardi di dollari nei propri conti.
Questa notizia pesa a Wall Street, che avvia l’ultima seduta dell’ottava in negativo per poi recuperare parzialmente dopo pochi minuti. Il colosso cede comunque oltre il 9%, seguito da Bank of America a -3,25%, Citigroup a -4,67% e Morgan Stanley che cede oltre il 5%. A pesare non è solo la rivelazione di Jp-Morgan, ma la situazione generale; le banche d’affari hanno investimenti in tutto il mondo ed un’eventuale crisi dell’Euro non può lasciare indifferenti i portafogli e le gestioni finanziarie correnti, sia che siano difensive sia che siano speculative.
Le perdite sarebbero state registrate sul mercato dei derivati legati ai titoli di credito, ma più che un crollo verticale (con avvio di una tendenza negativa) questo sembra solo un campanello d’allarme, anche se i numeri sui monitor oggi spaventano i trader.
Segnali poco incoraggianti anche da Cina, dove la produzione industriale scende dall11,9 di marzo al 9,3% di aprile, mentre il consenso si sarebbe ottenuto con un dato pari almeno al 12,2%.
►BRUSCO CALO DEGLI UTILI PER JP MORGAN
A spaventare i mercati arrivano anche indiscrezioni sull’IPO più attesa dell’anno; il social network Facebook sarebbe, secondo certi analisti sopravvalutato. L’offerta iniziale, già totalmente sottoscritta, potrebbe essere sovrastimata secondo voci di corridoio, anche se i numeri in questione danno ancora una volta ragione a Mark e le attese sono ancora estremamente positive per il listing dell’anno.
►IPO FACEBOOK INFERIORE ALLE STIME DI WALL STREET