Niente astensionismo per il primo turno in Francia; lo spettro del disinteresse viene eliminato dalle possibilità grazie ad una presenza superiore all’80%, che è anche il risultato migliore degli ultimi anni.
Brutto colpo per Sarkozy, che ha visto un consenso pari al 27,18% contro il 28,63% del suo avversario Francois Hollande, ora il favorito al prossimo ballottaggio.
Terzo posto per Marine Le Pen con un dignitoso 17,9% mentre l’antisarkozysmo festeggia per il risultato ottenuto ed è fiducioso anche sui risultati del ballottaggio.
L’atteggiamento “poco presidenziale” tenuto da Sarkozy pesa come un macigno sul voto ma anche sull’immagine del Paese, in caduta libera; anche se in Eurozona si parla solo di Italia e Spagna, la Francia non naviga certo in acque calme ed anzi la crisi economica comincia a farsi sentire così come l’inadeguatezza del Governo risalta giorno dopo giorno.
Ora vi sono due settimane di tempo da oggi al ballottaggio ed il quadro complessivo potrebbe anche cambiare; tra astenuti ed indecisi il risultato finale potrebbe sorprendere ma per Sarkozy ci vorrebbe davvero un miracolo; la Francia risentirà della crisi e delle misure inadeguate prese per restare al fianco della Germania, sempre più distante da tutta l’Eurozona. Il destino del Paese potrebbe essere quello dell’Italia, cioè arrivare al punto di ipotizzare un rischio default ed essere costretti a misure di emergenza vere e proprie. Se Sarkozy non è riuscito a controllare la prima fase della crisi, figuriamoci cosa potrebbe succedere in un momento di vera difficoltà, e questo è solo uno dei motivi che spingerà buona parte degli elettori a barrare la casella di fianco provando a dare fiducia a Francois Hollande, sperando in un rilancio dell’immagine internazionale attualmente troppo minata dall’attuale Presidente in carica.
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