I Btp, Buoni del tesoro poliennali, sono dei titoli di Stato che rappresentano un certificato di debito con scadenza superiore all’anno (in questo, ben differenziati dai Bot, buoni ordinari del tesoro, che invece rappresentano titoli di debito statale con scadenza non superiore ai 12 mesi). Emessi dallo Stato e negoziati sul Mercato dei Titoli di Stato e sul Mercato Obbligazionario Telematico, costituiscono una delle prevalenti forme di risparmio per le famiglie italiane.
I Btp possono avere scadenze pari a 3, 5, 10, 15 o 30 anni (oltre al nuovo Btp Italia, che può avere scadenze pari a 4 anni), e presentano di norma delle cedole pagate con periodicità semestrale. Il rendimento complessivo del prodotto sarà dato dalla sommatoria delle cedole pagate nell’arco del periodo temporale di investimento, e dallo scarto di emissione (la differenza tra il prezzo di emissione, se sotto la pari, e quello di rimborso).
Si tratta altresì di un titolo piuttosto sicuro, a capitale garantito, con restituzione del capitale alla scadenza, e garanzia statale. Ad accompagnare la gamma di tradizionali Btp italiani, nel corso delle ultime settimane ha avuto modo di aggiungersi il Btp Italia, un Btp a 4 anni, con un rendimento determinato da cedole di importo indicizzato all’inflazione, con un bonus ulteriore del 4 per mille in caso di mantenimento del titolo per l’intera durata della transazione.
Investire in Btp è oggi molto semplice: è infatti sufficiente essere titolari di un deposito titoli presso qualsiasi istituto di credito intermediario, e richiedere la partecipazione all’asta di emissione di tali titoli di Stato (se la nostra intenzione è quella di acquistarli nel mercato primario) o l’effettuazione di operazioni di compravendita di Btp già emessi (se invece la nostra intenzione è quella di acquistarli sul mercato secondario).
L’acquisto del Btp Italia sarà privo di alcuna commissione di sottoscrizione.
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