Ecco i principali market mover della settimana dal 23 al 27 gennaio:
Lunedì 23 gennaio si apre la settimana Forex. Pochi i market mover di rilievo. Da segnalare l’Indice dei prezzi di produzione rilasciato dall’Australian Bureau of Statistics e, dalla zona euro, la Fiducia dei consumatori, un indicatore in grado di anticipare la spesa dei consumatori, che rappresenta una quota fondamentale nell’attività economica totale.
La settimana forex prosegue Martedì 24 gennaio con numerosi indicatori macroeconomici. Il Giappone annuncia il Tasso di interesse, mentre la Francia rende noto l’Indice dei prezzi al consumo. Il Markit Economics diffonde l’Indice dei responsabili degli acquisti di servizi (Purchasing Managers’ Index, PMI), che misura il livello di attività dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero e fornisce un’indicazione sullo stato di salute dello stesso comparto e sulla crescita della produzione in Eurolandia. Eurostat rende noto il dato relativo ai Nuovi ordini industriali, che misura il cambiamento nel valore totale dei nuovi ordini di acquisto che pervengono ai produttori. Il Canada diffonde il dato sulle Vendite al dettaglio, mentre in Gran Bretagna è attesa in serata la conferenza stampa di Mervyn King, governatore della Bank of England (BoE).
Mercoledì 25 gennaio il Giappone rende noto il dato della Bilancia commerciale mentre la BoJ (Bank of Japan) presenta una dettagliata analisi delle variazioni nella crescita economica del paese ed anche i fattori economici responsabili che contribuiscono ad essa nel proprio Rapporto mensile. L’Australia diffonde l’Indice dei prezzi al consumo mentre la Gran Bretagna rilascia alcuni importanti indicatori: il Prodotto Interno Lordo (PIL); l’Indice Mortgage Approvals della British Bankers’ Association (BBA), che misura il numero di Concessioni di nuovi mutui, nel corso del mese oggetto di analisi; i verbali degli incontri del Comitato per la politica monetaria (MPC) della Bank of England (BOE), che offrono un resoconto dettagliato degli incontri di due settimane prima in materia di tassi di interesse da parte del Comitato; ed infine gli Ordini tendenziali della Confederation of British Industry (CBI), che misura le aspettative economiche dei responsabili del settore manifatturiero. L’Ifo Institute for Economic Research rende il noto l’Indice aziendale tedesco Ifo (Information und Foschung, Ifo), che determina il sentiment e le condizioni nel settore aziendale della zona euro. Il dato proviene da un’indagine condotta presso circa 7.000 aziende. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per l’euro (EUR). La Federal Reserve annuncia la decisione del Federal Open Market Committee (FOMC) sui tassi d’interesse a breve termine, mentre, sempre dagli Stati Uniti giungono i dati relativi alle Scorte di petrolio greggio e alle Abitazioni in vendita, un indicatore chiave dell’attività immobiliare e al cambiamento nel numero di nuove domande di mutui, rilasciato dal Mortgage Bankers Association. La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) annuncia la propria decisione in materia di tassi d’interesse a breve termine, che dipende sostanzialmente dalle prospettive di crescita e dall’inflazione.
Giovedì 26 gennaio, il Gfk rilascia il German Consumer Climate, che misura il livello di fiducia dei cosumatori rispetto alla situazione economica. Il dato proviene da un’indagine condotta presso circa 2.000 consumatori, e rappresenta un indicatore chiave in grado di anticipare la spesa dei consumatori. Gli Stati Uniti rendono noti i dati sul mercato del lavoro, pubblicando l’Indice Initial Jobless Claims, che misura il numero di persone che per la prima volta nella settimana in rassegna hanno richiesto il Sussidio di disoccupazione. Bloomberg diffonde l’Indice di Fiducia del Consumatore Bloomberg, che misura la percezione degli americani nei confronti dell’economia, delle finanze personali e il loro desiderio di acquistare beni e servizi. Ed ancora l’Energy Information Administration (EIA) diffonde il dato sul Natural Gas Storage. Il Census Bureau rende noto l’Indice New Home Sales (Vendite di nuove case), che misura il numero annualizzato di edifici residenziali venduti nel corso del mese precedente. Questo report, alquanto volatile e soggetto a importanti revisioni, aiuta ad analizzare la forza delle vendite del mercato immobiliare USA, che favorisce l’analisi dell’economia nel suo insieme. Ed ancora, il Census Bureau diffonde gli Ordini di beni duraturi, in grado di misurare il cambiamento nel valore totale di nuovi ordini per beni duraturi, trasporto escluso.
La settimana si conlcude Venerdì 27 gennaio con il rilascio del dato sulle Vendite al dettaglio del Giappone e l’Indice dei prezzi principali al consumo di Tokio (Consumer Price Index, CPI), che misura le variazioni nel prezzo di beni e servizi, acquistati dai consumatori, esclusi gli alimentari. La Spagna rende noto il proprio Tasso di disoccupazione mentre la Banca centrale europea (BCE) diffonde l’Indice di Massa monetaria (M3 Money Supply), che misura il valore di tutte le valute e delle attività liquide detenute dallo stato. La Svizzera rilascia l’Indicatore predittivo KoF, che descrive la salute complessiva dell’economia combinando 12 indicatori relativi alla fiducia del consumatore, alla fiducia delle banche, alla produzione, ai nuovi ordini ed al mercato immobiliare. Gli Stati Uniti rendono noto il dato del PIL mentre la University of Michigan pubblica l’Indice sul Sentiment dei Consumatori del Michigan, che misura il livello di fiducia dei consumenti rispetto all’economia. Si tratta di un indicatore chiave, in grado di anticipare la spesa dei consumatori.
[…] le aspettative economiche dei responsabili del settore manifatturiero. Continua a leggere: Forex Insider: il calendario economico dal 23 al 27 gennaio […]
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