Il 2011 è stato l’anno dei record (negativi) e la paura comune è che lo sarà anche il 2012; oltre al famoso spread (di cui tanto si è parlato che a Capodanno è diventato un petardo di quelli illegali ormai famosi in tutta Italia) che tiene gli investitori sulle spine a suon di record fin da Agosto scorso, un altro dato che passa spesso inosservato ai più è il deposito overnight delle banche dell’Eurozona.
L’ultimo dato risale proprio a qualche ora fa’ e si parla di 453.181 miliardi di euro depositati presso la Banca Centrale Europea dagli istituti di credito dell’Eurozona, in rialzo rispetto a 2 giorni fa’ (quando il dato era 446.262 miliardi di euro). Sempre la BCE ha reso noto che i prestiti overnight sono stati 15.012 miliardi di euro anche questi in rialzo rispetto ai 14.825 miliardi di Lunedì scorso.
Anche il dato sui depositi presso la BCE è in fermento proprio da Agosto scorso, ed il motivo è molto semplice; la tensione sugli istituti di credito alimentata dalle agenzie di rating americane ha congelato il già problematico mercato interbancario che sembrava invece doversi sbloccare dopo gli interventi della BCE stessa; la paura della crisi del debito ma sopratutto la paura per il default di certi Stati Europei a rischio ha ridotto ulteriormente il prestito tra istituti così che la liquidità viene convogliata direttamente alla Banca Centrale, a cui vengono continuamente chiesti prestiti (che ora hanno un tasso dell’1.75%).
Questa è una spaccatura profonda radicata nell’Eurozona che, se non verrà presa seriamente in considerazione dalla BCE con normative che provvedano ad eliminare queste tensioni, rischierà di diventare la causa primaria della recessione dell’Europa visto che viene a meno tutto un sistema di concorrenza che si presume dovrebbe esserci sui tassi di interesse (a discapito ovviamente degli utenti finali, quindi i cittadini).