Euro/Dollaro incerto ma non scende

Mentre gli indici Europei recuperano terreno andando a disegnare nuovi massimi di periodo (con l’Italiano FTSE-Mib che sovraperforma l’Eurostoxx) il cross Euro/Dollaro resta in terreno incerto senza trovare soluzione e senza uscire sopratutto dal range di trading di Venerdì scorso. Se la giornata si dovesse chiudere in questo modo allora avremo una candela inside che stravolgerebbe le analisi costringendo l’attenzione sui livelli estremi di oggi e di Venerdì scorso che diventerebbero a quel punto punti di acquisto e vendita con effetto immediato.

Il rally di Mercoledì scorso non è riuscito a dare la positività che ci si aspettava ed il cambio ora soffre della divergenza di vedute tra i trend follower e gli analisti che invece seguono anche il mercato azionario; la perdita del break-away point del doppio massimo disegnato tra Mercoledì e Venerdì scorsi non ha prodotto alcun risultato tanto che si è tornati sopra al livello di attivazione degli short ma sotto al livello di reverse, pertanto anche chi segue unicamente i grafici ed i pattern si trova al momento confuso e quasi certamente “liquido”.

Questo conferma l’ipotesi che ci sono capitali che attendono segnali per essere riversati sul mercato ma al momento sono ancora fuori e probabilmente fino a Mercoledì gli sviluppi non saranno tali da chiarire il quadro tecnico.

Se c’è un freno alla ripresa dell’azionario Europeo è proprio l’andamento della sua Moneta Unica; per quanto qualcuno continui a ritenere l’Euro sopravvalutato rispetto al Dollaro USA, ricordiamo che il top oltre 1.60 di qualche anno fa’ ha visto a seguire un ribasso fino a 1.20 senza più rivedere il bottom del 2001 e confermando quindi la momentanea superiorità della valuta Europea che seppur in crisi mantiene un cambio con il Dollaro USA superiore.

Con questo non si ha di sicuro la certezza che non ci può essere una seria inversione di tendenza, ma resta un dato di fatto che il cambio Euro/Dollaro a 1.3460 è ancora in una posizione forte e lascia spazio a ritracciamenti senza spaventare chi investe in ottica di lungo periodo.