Di fronte alla crisi del debito, i leader europei stanno agendo “troppo poco e troppo tardi”, ha detto il francese Jacques Delors, uno dei principali architetti della moneta unica. Egli ritiene, inoltre, che l’euro fosse destinato al fallimento dall’inizio, sin dalla sua stessa nascita. In un’intervista pubblicata sul Daily Telegraph, l’ex presidente della Commissione europea, evidenzia che i problemi attuali dell’euro sono il risultato di “una combinazione tra l’ostinazione della visione tedesca del controllo monetario e l’assenza di una chiara visione da parte degli altri paesi”.
Ma ora “anche la Germania” dovrà combattere, perché “i mercati sono i mercati. E ormai sono afflitti dall’ incertezza”, ha aggiunto Delors, mentre il cancelliere tedesco Angela Merkel continua a ribadire la sua intenzione di modificare i trattati dell’Unione europea per riformare l’area dell’euro, nella direzione di una vera unione di bilancio, prima di un nuovo vertice europeo in programma l’8 e il 9 dicembre. Gli inglesi, pur non facendo parte della zona euro, e dunque “non condividono l’onere”, di fronte alla crisi, sono “altrettanto imbarazzati quanto le principali banche”, ha aggiunto Jacques Delors, secondo cui la creazione di euro obbligazioni, i famosi Eurobond, rappresenterebbe “una grande preoccupazione” per la City londinese.
Facendo un balzo indietro nel tempo, Delors crede che l’attuale crisi sia stata generata da un “difetto di esecuzione” dei responsabili politici che hanno supervisonato i primi passi della moneta unica, in quanto hanno voltato le spalle alle debolezze e agli squilibri gli Stati membri. “I ministri delle finanze (dell’epoca) chiudevano gli occhi di fronte a ciò che sembrava sgradevole o che avrebbero dovuto gestire”, ha dichiarato Delors al quotidiano britannico. “Ognuno deve fare un esame di coscienza”, ha continuato l’ex ministro francese dell’Economia, carica ricoperta tra il 1981 e il 1984.
Delors riconosce inoltre che “c’era qualcosa di vero” nelle avvertenze dei responsabili politici e degli economisti “anglosassoni”, i quali sostenevano che una moneta unica e una banca centrale, senza un unico stato sarebbero stati intrinsecamente instabili.
[…] rappresenterebbe “una grande preoccupazione” per la City londinese.Continua a leggere: Crisi, Delors: euro condannata al fallimento dall’inizio […]
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