Pessime notizie da parte della Banca Mondiale. Dalle colonne del Wahington Post arriva la stima per il 2009: La World Bank prevede che l’economia del pianeta si contrarrà per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale e saranno i paesi poveri a soffrire di più: “Dobbiamo reagire subito a una crisi che sta penalizzando i paesi in via di sviluppo – ha affermato il presidente Robert Zoellick –, è una crisi globale che necessita una soluzione globale. Abbiamo bisogno di investimenti in paracadute sociali, in infrastrutture, in pmi per creare posti lavoro ed evitare tensioni sociali”. La crisi del credito sta coinvolgendo anche i paesi in via di sviluppo e gli investitori stranieri li stanno abbandonando, aggravando la situazione: investimenti di 928 miliardi di dollari nel 2007, 466 nel 2008 e 165 quest’anno. Zoellick invita i paesi che nel 2005 hanno partecipato al vertice di Gleneagles nel 2005 a rimboccarsi le maniche e mantenere fede alle promesse di finanziamento ai paesi poveri: mancano all’appello ancora 39 miliardi di dollari.
“L’apprezzamento del dollaro spinge gli Usa ma aggrava la crisi all’estero”. Anche il NY Times apre con la crisi dei paesi in via di sviluppo e punta il dito contro il dollaro. Se il risvolto di un apprezzamento può essere positivo per gli Stati Uniti e l’amministrazione Obama, impegnata nella fornitura di capitali a banche e imprese come stimolo all’economia, sull’altra faccia della terra rinforza la crisi che morde allo stomaco. “In pratica – spiega Eswar Prasad – i paesi a basso reddito sono in guai seri”.
[…] attenzione ai fondi comuni monetari. Intanto il Fondo Monetario Internazionale lancia l’allarme per il 2009 di un drammatico tuffo sottozero della crescita globale. Dall’altra parte dell’Oceano il il componente del board Bce, Lorenzo Bini Smaghi, in […]
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