Fondo EFSF: affare fatto, anche Slovacchia dice sì

Semaforo verde per il rafforzamento dell’ EFSF da parte della Slovacchia. Il Parlamento slovacco ha approvato il rafforzamento del Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF) in una seconda votazione, permettendo l’entrata in vigore di questo strumento destinato ad aiutare gli Stati membri e ad evitare il default.

Via libera al rafforzamento dell’EFSF, il fondo salva stati della zona euro. I parlamentari slovacchi hanno approvato le modifiche, su cui era stato trovato l’accordo durante il vertice del 21 luglio, durante una seconda votazione, dopo la bocciatura avvenuta Martedì.

La Slovacchia, che è stato l’ultimo dei diciassette paesi membri della zona euro a votare, aveva infatti fallito un primo voto,  respingendo l’estensione a 440 miliardi di euro del fondo di emergenza,  ostacolandone pertanto l’entrata in vigore, posta sotto la condizione di una ratifica unanime da parte di tutti i 17 paesi dell’area euro, e sollevando preoccupazioni in seno all”Europa. Il contributo di Bratislava sarà di 7,7 miliardi di euro in garanzie da parte dello Stato.

Su un totale di 147 deputati presenti, 114 hanno votato a favore della rete di sicurezza per i paesi in difficoltà finanziarie, tra cui, in primis, la Grecia, soffocata dai debiti. Trenta hanno votato contro, tre si sono astenuti. E’ il secondo tentativo di ratifica nell’arco di tre giorni, dopo che il parlamento non è riuscito a ottenere l’approvazione lo scorso 11 ottobre. L’opposizione aveva precisato che il “no” espresso in occasione del voto, non era rivolto all’Europa, bensì alla maggioranza. Il governo del Primo Ministro Iveta Radicova, infatti,  aveva posto sul voto una questione di fiducia per il suo gabinetto.

Dopo il fallimento di questo primo voto, il Partito Social Democratico (Smer-SD) aveva raggiunto un accordo con tre partiti nella coalizione di governo, che rappresentano un totale di 119 seggi su 150, per approvare, in cambio di elezioni anticipate, il rafforzamento dell’ EFSF in una seconda votazione.
Senza un accordo unanime dei diciassette paesi membri della zona euro nel suo complesso, l’ EFSF sarebbe rimasto nella sua vecchia e originaria forma, con limitata capacità di agire per aiutare gli stati e scongiurare il rischio deafult.

Preoccupato, l’UE aveva chiesto alla Slovacchia di  approvare tempestivamente il rafforzamento della EFSF, “cruciale” per l’area dell’euro. La ratifica rappresenta solo il primo passo lungo la strada che dovrebbe portare alla risoluzione della crisi del debito sovrano. Le risorse del fondo potrebbero in effetti rivelarsi ancora troppo limitate per poter garantire efficcace soccorso a paesi come Spagna e Italia.